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Raccomandazioni.

La casa a Bolzano: un mercato distorto.
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Si, lo ammetto, sono ricorso anch’io ad una raccomandazione ed è stato vent’anni fa. Ero alla ricerca di un ufficio per la mia Associazione e a Bolzano in zona centrale non si trovava niente. Avuta notizia di una possibile soluzione mi sono messo in fila con i numerosi “pretendenti”, persone e società disposte ad acquistare i locali. La selezione era dura e la proprietà faceva non solo il prezzo (alto) e le condizioni, ma poteva permettersi anche di valutare oltre le offerte, anche i titolari (società o privati) delle stesse. In definitiva ho capito che non bastavano i soldi (quanti e come), ma ci voleva anche una raccomandazione per concludere l’affare. Affare per la proprietà. Mi sono rivolto ad una persona influente che è intervenuta consentendomi di battere la concorrenza ed acquistare i locali. Sono passati vent’anni e la scena immobiliare locale è talmente cambiata che adesso le richieste di raccomandazione le ricevo io (e anche dall’alto): “ho un appartamento vuoto da molto tempo e non riesco a venderlo,..tu che conosci molta gente, non potresti per favore mettermi in contattto con un possibile acquirente?”. Per riuscire a vendere, bisogna essere raccomandati. Quello della casa a Bolzano non è mai stato un mercato libero. Non è mai stato trasparente, equilibrato, aperto. Le sue distorsioni sono un costo improprio ed un’ipoteca per lo sviluppo della città.