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L’Austria premia Liliana Segre

Consegnato alla senatrice sopravvissuta alla Shoah il riconoscimento “Simon Wiesenthal”, dedicato alla memoria del "cacciatore di nazisti".
Liliana Segre
Foto: European Parliament

“Con il suo impegno multiforme nella lotta contro l'antisemitismo, Liliana Segre incoraggia le persone a seguire il suo esempio”: con queste parole Wolfgang Sobotka, il Presidente del Consiglio Nazionale austriaco, ha consegnato il Premio Simon Wiesenthal alla senatrice italiana nonchè sopravvissuta all’Olocausto. 
La consegna del riconoscimento è avvenuta il 3 novembre durante un ricevimento al Consolato Generale d'Austria a Milano. 

Liliana Segre, nata a Milano nel 1930, fu deportata a 13 anni ad Auschwitz nel ‘44 assieme ad altri 776 bambini. Solo 24 di loro sopravvissero. Ancora oggi, all’età di 92 anni, continua ad essere una testimone attiva nel raccontare gli orrori del nazifascismo. Impegno che nel 2018 le è valsa la nomina di senatrice a vita su iniziativa del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

“Sono molto felice di ricevere questo riconoscimento, ancor più perché ho conosciuto di persona Simon Wiesenthal a Milano, anni fa, dopo aver letto il suo libro Il girasole”, ha commentato Segre ricordando la sua decisione, assieme a quella dello zio Amedeo, di devolvere l’indennizzo che la Germania aveva dato ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime dei campi di sterminio proprio al Centro di documentazione ebraica  fondato da Wiesenthal, l’associazione che lavorava per individuare i nazisti latitanti e raccogliere informazioni per i processi che si sarebbero tenuti in futuro. 
È grazie a questa dedizione che Wiesenthal, morto nel 2005, si è guadagnato il soprannome di "cacciatore di nazisti".

Il premio Wiesental è stato fondato e assegnato a maggio di quest’anno dal Fondo nazionale della Repubblica d'Austria dedicato alle vittime del nazionalsocialismo e, in particolare, “per lo speciale impegno della società civile contro l'antisemitismo e per l’educazione all'Olocausto”. 
Oltre che alla senatrice, sono stati premiati anche Lily Ebert, Zwi Nigal e Karl Pfeifer, anch’essi testimoni dell’epoca dell’Olocausto.

“Deve essere una responsabilità di tutti i democratici onorare la memoria della Shoah e alzare la voce quando si manifesta l'antisemitismo”, ha concluso Sobotka.