Chronicle | Bolzano

“Mercatini, meno pullman”

L’Immacolata da tutto esaurito non cancella i timori per l’inflazione di casette natalizie ovunque. Agosti: “Mancati 40 bus turistici, ma l’evento tiene”. Dilemma novità.
mercatini Natale Bolzano
Foto: Suedtirolfoto

I visitatori ci sono e il weekend dell’Immacolata si appresta al tutto esaurito, ma qualche preoccupazione serpeggia fra gli addetti ai lavori. Per i mercatini di Natale di Bolzano, ammette Roberta Agosti, direttrice dell’Azienda di soggiorno del capoluogo, “sono mancati un po’ di pullman” da fuori provincia. Una ventina sabato e altrettanti domenica, segno che la concorrenza in regione e l’inflazione di casette spuntate in ogni dove si fa sentire. Riemerge l’interrogativo sulla tenuta nel tempo di un evento consolidato che per sua natura “non si può stravolgere, ma deve rimanere fedele a se stesso”.

Siamo in linea con gli altri anni. L’occupazione dei letti nelle strutture è buona e andiamo verso il tutto esaurito all’Immacolata. I bus invece sono un po’ meno rispetto al passato (Roberta Agosti, Azienda di soggiorno di Bolzano)

L’equilibrio tra novità e tradizione è delicato, specialmente per una manifestazione legata alla simbologia “perenne” dell’avvento e alla magia - vera o presunta - delle festività natalizie. A una decina di giorni dall’inaugurazione è ancora presto per un bilancio che comprende la stagione invernale nel capoluogo. Ci si basa sulle impressioni, che rientrano comunque in un periodo positivo sia per il turismo altoatesino che per quello in città. “Direi che siamo in linea con gli altri anni” ragiona Agosti. “L’occupazione dei letti nelle strutture è buona e andiamo verso il tutto esaurito all’Immacolata. Per i bus, invece, sono un po’ meno rispetto agli altri anni”. 

Bisogna ammettere che la proliferazione di mercatini qualcosa ci porta via. Ma è un fenomeno che va avanti da 15 anni. E la manifestazione di Bolzano ha tenuto bene. Gli incassi sono in linea con quelli dell’anno scorso

Lo sguardo si sposta all’inflazione di casette sorte in ogni paese vagamente turistico della regione. “Non si può negare - continua Agosti - che la proliferazione di mercatini qualcosa ci porta via. Ma lo sapevamo dall’inizio, è un fenomeno che ormai va avanti da 15 anni. Anche adesso che sono ancora di più, devo dire che la manifestazione di Bolzano ha tenuto bene. Riguardo agli incassi mi dicono che sono in linea con quelli dell’anno scorso”. 

L’evento deve cercare elementi nuovi, senza stravolgersi e rimanendo fedele all’avvento. Faremo un bilancio alla fine

Difficile capire come rimanere fedeli alla tradizione portando al contempo le novità che danno visibilità e piacciono ai visitatori. Il pezzo forte che avrebbe voluto l’Azienda di soggiorno, la ruota panoramica, è stata dirottata a Trento. “Rimanendo fedele a se stesso - si difende la direttrice - il mercatino ricerca altri elementi nuovi, quest’anno la pista di pattinaggio, il parco. Non può stravolgersi, perché se non rispettasse più il modo in cui si celebra l’avvento in Alto Adige diventerebbe un’altra cosa. Ma faremo il bilancio alla fine”.