Culture | Alto Adige 1850-1950

soldati - viaggiatori - turisti

Niente più dell'architettura ci fa sentire lo scorrere della storia, con la sua solidità che si oppone ai consumi del tempo.
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Stazione di Bolzano, Olio, Ditter von Dittersheim 1860
Foto: Museumsverein Bozen

In Zusammenarbeit mit der Architekturstiftung Südtirol / in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige.

 

Niente più dell'architettura ci fa sentire lo scorrere della storia, con la sua solidità che si oppone ai consumi del tempo. Quando scrive e riscrive palinsesti diversi e declina simboli contrastanti, ci fa scoprire come noi uomini modifichiamo i nostri costumi abitudinari. Si certo, l'architettura può raccontare la storia.

 

 

La storia che vi raccontiamo è compresa tra la metà dell’ottocento e la seconda guerra mondiale: cent’anni d’immigrazioni, emigrazioni, sfollamenti, in mezzo a due conflitti che hanno prodotto devastazioni mai viste. Compaiono all’improvviso costruzioni nuove: forti, stazioni, alberghi, scuole, teatri, ville, case popolari… L'intero Tirolo si trasforma in una grande fortezza, mezzi di trasporto rivoluzionari attraversano la terra tra i monti, viaggiatori lontani vengono a soggiornare dove prima nessuno aveva osato, eventi nuovi, contrastanti e violenti, senza memorie condivise.

Chi sono i protagonisti della nostra storia? Vi diciamo: soldati, viaggiatori, turisti.  Perché?

 

 

 I “Soldati” s’insediano nelle architetture militari, stanno nei forti e nelle caserme. L’Impero austriaco fortifica il cuore del Tirolo a Fortezza, e il confine sud, con gli imponenti forti di Folgaria e Lavarone. Poi la guerra è crudele: da una parte si piangono i Kaiserjäger caduti, dall’altra si celebra la Vittoria. E si ricomincia con altri forti e caserme sul confine nord, fino all’ultimo massacro.

I ”Viaggiatori” salgono sui treni in Europa e scendono alle stazioni in Sudtirolo, Negrelli e Etzel fanno correre le locomotive attraverso le montagne, e impiegano migliaia di uomini in un’immane fatica storica. I fiori all’occhiello sono la stazione di Merano, la più bella di tutte le asburgiche, e quella del Brennero, ormai perduta, raffinata opera del razionalismo italiano.

I “Turisti” soggiornano nei posti più belli ai piedi delle nostre montagne. E’
la stagione dei Grandhotel, meta liberatrice per le vacanze elitarie della aristocrazia europea. Bristol a Merano, Laurin a Bolzano, Trafoi sotto l’Ortles, Karersee ai piedi del Latemar sono i più affascinanti. Poi il turismo cambia patria e cerca una dimensione più diffusa. L’Hotel Tre Cime, lo Sporthotel Monte Pana, il Paradiso al Cevedale, l’Ippodromo di Maia toccano livelli assoluti.

 

 

Soldati, viaggiatori, turisti, sono quindi i protagonisti della nostra storia. Ma ci sarebbe anche da parlare di chiese, di cimiteri, di edifici pubblici, di ville, di case  popolari e tanto altro. C’è ancora spazio per nuove ricerche e altre esposizioni.

 

 

Mostra: soldati viaggiatori turisti - Alto Adige in movimento 1850 - 1950

Galleria Civica Bolzano
La mostra durerà sino al 30/12/2018
Orari: ore 10:30 - 12:30 e 15:30 - 19:30 - lunedì chiuso
Visita guidata con l'Arch. Carlo Azzolini: mercoledì ore 18.00
Per visite guidate: t. 0471/301751 m. [email protected]