Direttori al posto dei cda
Solo razionalizzazione e risparmio?
Un articolo apparso oggi sul quotidiano Tageszeitung segnala che nel 2016 il riassetto degli organismi amministrativi degli enti ed agenzie facenti capo alla provincia entrerà di fatto a regime.
Si fa riferimento ad un decreto del presidente della giunta provinciale datato 1 luglio 2015 che è andato a modificare un precedente decreto dell’aprile 2014. Oggetto: il riassetto delle presidenze e dei consigli di amministrazione di numerosi deciso per ‘maggiore omogeneità’ e al fine di 'realizzare ulteriori risparmi’.
Le modalità del riassetto sono presto riassunte: in sostanza i consigli di amministrazione nella loro interezza vengono sostituiti alla naturale scadenza del mandato da ‘organi di amministrazione in forma monocratica’, ossia dalla ‘persona del direttore pro tempore dell’ente.
La provincia sceglie comune di tenere una porta aperta all’istituzione, da parte delle agenzie, di eventuali ‘comitati di indirizzo e coordinamento’.
La questione è particolarmente interessante perché, oltre a snellire gli organismi gestionali degli organi provinciali, mette in evidenza le ‘liste di coloro che perdono il posto’ o che, almeno, avrebbero dovuto perderlo, come vedremo. E si tratta naturalmente di posti che, in modo diretto o indiretto, riguardano la complessa architettura del sottogoverno altoatesino.
Stiamo parlando enti e agenzie spesso di importanza cruciale, come l’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE-ASWE), L’Istituto per la Promozione dei Lavoratori (AFI-IPL), WOBI-IPES, KlimaHaus, il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg, la RAS e le biblioteche provinciali Tessmann e Claudia Augusta.
Tanto per incominciare, come anche Tageszeitung segnala, in realtà la ‘regola’ poggia guarda caso su due eccezioni. Grandi come una casa potremmo dire, visto la prima di esse è WOBI-IPES che manterrà il suo assetto dato il suo ‘ruolo speciale’ (in merito a ciò oggi si è registrata anche una presa di posizione di BürgerUnion che parla di "necessità di mantere i ruoli di sottogoverno"). La seconda eccezione è costituita da Casa Clima per la quale l’assessore Theiner ha puntato i piedi riuscendo a mantenere l’attuale cda presieduto da Stefano Fattor che, com’è noto, è anche presidente di Ecocenter e quindi svolge un ruolo cruciale nell’organigramma ‘ambientale’ dell’assessorato retto dall'ex Obmann SVP.
I risparmi ottenuti attraverso la soppressione dei consigli di amministrazione sono sicuramente significativi, com’è possibile appurare andando a visitare la pagina web davvero ’supertrasparente’ della biblioteca Tessmann.
Facendo i conti a spanne per la sola biblioteca di via Manci il risparmio annuo della Provincia è davvero notevole, sfiorando i 50mila euro.
E’ così anche per gli altri enti?
Purtroppo possiamo solo intuirlo e non appurarlo, infatti nei siti degli enti le rispettive sezioni denominate ‘amministrazione trasparente’ spesso sono invece nebulose se non addirittura reticenti.
Se infatti alla Ras appuriamo che a perdere l’incarico saranno Rudi Gamper, Petra Mahlknecht, Philipp Mose e Valentino Pagani, non è invece dato sapere quale sarà il risparmio.
Informazioni ancor più confuse sono quelle presenti nel sito di AFI-IPL dove il link Politish-administative Organe porta drammaticamente ad una pagina tristemente denominata 404 Not Found.
Non va meglio a Laimburg dove la pagina Amministrazione trasparente prevede una bella lista di link di informazione sull’organizzazione dell’ente. Link che però non solo funzionano (!) anche se per ironia della sorte il webmaster si è preso addirittura la briga di segnalare la data dell’ultimo aggiornamento realizzato fatto quasi due anni fa (?).
Dulcis in fundo il sito della biblioteca Claudia Augusta che sembra essere stato concepito da Maurits Cornelis Escher. I numerosissimi link presenti infatti portano sempre al punto di partenza, lasciando i visitatori nella nebbia più assoluta in merito all’attuale composizione del consiglio di amministrazione ed al suo costo annuo per i contribuenti provinciali.
Altra storia è quella dell'Agenzia per lo Sviluppo Sociale ed Economico Asse che già nel luglio 2015, pochi giorni dopo il decreto del presidente della giunta provinciale, ha proceduto a sopprimere il consiglio d'amministrazione sostituendolo con comitato di indirizzo e coordinamento (organismo di controllo) a supporto del direttore Eugenio Bizzotto e composto da Luca Critelli, Stefan Walder e Giuliana Boscolo.
Una vera pioniera, a quanto pare.