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Sani e soddisfatti?

Classifica IPS: il Trentino-Alto Adige è una delle regioni con un sistema sanitario d’eccellenza ed è al primo posto per soddisfazione utenti. Alta la spesa sanitaria.
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Foto: upi

Addio al primo posto del podio: il Piemonte spodesta il Trentino-Alto Adige nella classifica dell’Indice di Performance Sanitaria (IPS) per efficienza del sistema sanitario italiano. Tale classifica è stata realizzata, per il secondo anno consecutivo, dall’Istituto Demoskopika sulla base di sette indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, spesa sanitaria, famiglie impoverite a causa di spese sanitarie out of pocket, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, costi della politica. La sanità del Nord si conferma la più “sana”, circa un italiano su tre, infatti, dichiara di essere soddisfatto dei servizi sanitari legati ai vari aspetti del ricovero: assistenza medica, assistenza infermieristica, vitto e servizi igienici. 4 sono i territori definiti “sani”, nove quelli “influenzati” e “sette” le regioni “malate”.

Al primo posto, come detto, il Piemonte con un punteggio pari a 492,1; a seguire la Lombardia con 450,5 punti; l’Emilia Romagna con 438,0 punti e il Trentino-Alto Adige con 403,9 punti. Le aree “influenzate” sono la Valle d’Aosta (375,4 punti), la Toscana (370,7 punti), le Marche (364,7 punti), l’Umbria (351,8 punti), il Molise (347,2 punti). E, ancora, Veneto (336,3 punti), Liguria (335,9 punti) e Friuli Venezia Giulia (319,6 punti). Chiude la fila il Lazio che, con 318,1 punti, perde ben 10 posizioni rispetto all’anno precedente. L’inefficienza sanitaria caratterizza invece le regioni del Sud: Sardegna (277,9 punti), Basilicata (272,1 punti), Abruzzo (269,1 punti) e Campania (259,3 punti). Nelle realtà sanitarie più “malate” si inseriscono Puglia (243,3 punti) e la Sicilia (234,5 punti). Maglia nera alla Calabria che registra 223,8 punti.

Il risultato migliore in termini di soddisfazione del servizio erogato lo conquista il Trentino-Alto Adige (100 punti). Segue la Valle d’Aosta (85,9 punti) e dall’Emilia Romagna (85,2 punti), realtà in cui il livello medio di soddisfazione per i servizi ospedalieri, (rilevata dall’Istat tra coloro che hanno subito almeno un ricovero nei tre mesi precedenti l’intervista), oscilla tra il 60% ed il 50%. Sul versante opposto, il minor livello di soddisfazione, pari mediamente al 16%, si registra in Molise (28,4 punti), Campania (27,7 punti) e Puglia (14,7 punti).

Sul piano generale il rapporto di Demoskopika evidenzia che “nel 2016 ben 10 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi per le lunghe liste di attesa o perché non si fidano del sistema sanitario della loro regione di residenza. Cresce l’area dell’inefficienza rispetto al 2015”. Molto si spende nella nostra regione per le cure; il Trentino Alto Adige si piazza infatti, nella classifica parziale, al primo posto con una spesa sanitaria per cittadino pari a 2.198 euro (76,9 punti), in seconda posizione la Valle d’Aosta con 2.051 euro (82,4) e in terza il Molise con 2.039 euro (82,9 punti). Meglio, in questo senso, fa il Mezzogiorno: in testa c’è la Campania con una spesa sanitaria per residente di 1.689 euro (100 punti), poi la Sicilia con 1.696 euro (99,6 punti) e la Calabria con 1.698 euro (99,5 punti). Nel 2015 la spesa sanitaria corrente desumibile dal conto economico degli enti sanitari locali è stata di oltre 111 miliardi di euro, pari a 1.829 euro pro-capite.