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La BCE lascia a secco la Grecia

Sospeso il piano di sostegno alle banche greche. Oggi il ministro delle Finanze Varoufakis incontrerà il suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble.

La Banca Centrale Europea ha sospeso il piano di aiuti concesso alle banche greche, le quali erano finora autorizzate a prendere in prestito denaro dalla stessa BCE con garanzie ai minimi termini.

“Attualmente non è più possibile presumere una conclusione positiva della revisione del programma”.

Si legge nella nota della BCE. La decisione, che sarà effettiva dal prossimo 11 febbraio, è arrivata lo stesso giorno in cui il presidente della Banca Centrale Mario Draghi, è stato a colloquio con il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, in un incontro che Draghi stesso aveva definito “fruttuoso”.

Il problema è che ora le banche elleniche hanno urgente bisogno di liquidità anche a causa dei sostanziosi prelievi fatti dai cittadini all’annuncio delle elezioni anticipate. La deroga del 2010, che consentiva alle banche greche di prelevare denaro dalla BCE mettendo a garanzia i propri titoli di Stato (che di fatto valevano ben poco, viste le condizioni dell’economia greca), è stata rimossa.

Resterà tuttavia in funzione la ELA (Emergency Liquidity Assistance), via d’uscita strategica riservata alle banche con gravi problemi di liquidità.

Varoufakis, che incontrerà nelle prossime ore il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, ha detto che il settore bancario greco rimane adeguatamente capitalizzato e può contare in ogni caso sul piano B, ovvero l’ELA. Intanto, però, la borsa greca ha perso il 9% appena le contrattazioni si sono aperte, oggi.