Earth, Wind and Maurice White
Un articolo di Daniele Cassandro su Internazionale ieri ha ricordato la scomparsa di Maurice White, fondatore e leader della band Earth Wind & Fire. Con la morte di White scompare una figura chiave della musica nera, capace non solo di hit straordinarie ma - come dice Cassandro - di “usare la disco music come cavallo di Troia” per iniettare nel mainstream alcuni contenuti ‘profondi’ della cultura nera.
Non va dimenticato infatti che oltre alcuni 'suoni' (ad esempio la kalimba e la 'densità' propria delle band afro) gli Earth Wind & Fire hanno portato ‘in classifica’ quella che Cassandro chiama l’estetica afrofuturista ed esoterica di Sun-Ra.
Maurice White con ogni probabilità ha influenzato profondamente artisti diventati star di un ordine superiore, come Michael Jackson e Prince, e molti esponenti della musica black anche dei tempi più recenti. Portando in scena un groove “molto fisico ma sempre permeato di spiritualità e gospel”, imparentato in qualche modo anche con la cultura rave.
“Gli EW&F stati tra i primi a far percepire ai bianchi la potenza sciamanica del ritmo, la capacità che ha di portarci altrove e di staccarci, con o senza l’aiuto di droghe, dal nostro corpo. I loro funk, ibridandosi e mutandosi in electro, in house e in acid house, sono entrati così anche nell’esperienza dei raver.”
Da parte mia posso solo aggiungere l’emozione che ho provato quando, 7 anni, fa ho visto per la prima volta il video relativo alla versione ‘tribute’ di September realizzata dalla superstar del gospel Kirk Franklin. Il video è girato durante la registrazione del brano e ad un certo punto in studio arriva il vecchio Maurice White, già ammalato di Parkinson, in grado però ancora di scuotere la testa a ritmo insieme alle straordinarie cantanti del coro The Family di Franklin.
Addio Maurice, ti sappiamo ora e per sempre immerso nel tuo “Boogie Wonderland”.