“Non riapriremo più”

Il governo Draghi ha prolungato, con l’ultimo dpcm che entrerà in vigore domani (6 marzo), la chiusura degli impianti di risalita e il divieto di utilizzo degli stessi da parte degli sciatori amatoriali, fino al 6 aprile prossimo. Stagione bianca quindi ufficialmente finita per lo sci. “Con la proroga del divieto di sciare a dopo Pasqua, non sussistono più di fatto le condizioni per poter pianificare l’ennesima apertura ed offrire un servizio all’altezza a tutti i nostri utenti. Non possiamo fare altro che archiviare la stagione invernale 2020-21 senza mai averla potuta iniziare”, commenta Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski. Resta tuttavia aperta la possibilità che singole società consorziate aprano individualmente dopo la data prevista dal Decreto, se ne sussisteranno i presupposti.
“Ci abbiamo provato”
In collaborazione con le Regioni e seguendo strettamente le indicazioni del CTS, ricorda il numero uno di Dolomiti Superski, sia per la scorsa stagione estiva che per quella invernale 2020-21 erano state messe a punto delle procedure che hanno garantito l’utilizzo degli impianti di risalita in condizioni di assoluta sicurezza. “Tutti gli sforzi di impiantisti, albergatori, ristoratori, commercianti, maestri di sci e del resto degli attori nella filiera, sono però stati vani. Con amarezza dobbiamo anche constatare che questo importante sacrificio purtroppo non ha evitato la seconda ondata e non ha impedito al virus di diffondersi ugualmente”.
Non possiamo fare altro che archiviare la stagione invernale 2020-21 senza mai averla potuta iniziare
Estate e ristori
L’ottimismo nel frattempo non si è prosciugato. “Ora non vediamo l’ora di poter ripartire. Siamo già attivi nel preparare e garantire la stagione estiva agli amanti della montagna, siano essi escursionisti, mountainbiker o famiglie, con il nostro Dolomiti SuperSummer”, così ancora Varallo, che non cela però una certa delusione, visto che in altre nazioni vicine come per esempio in Svizzera, la stagione sciistica c’è stata e, grazie ad una elevata disciplina e ad un sistema di regole chiare, è stato salvaguardato un ramo economico importantissimo e non si sono registrati effetti negativi sulla situazione pandemica.
Le società impiantistiche affiliate a Dolomiti Superski, di concerto con quelle a livello nazionale e internazionale, ora chiedono una discussione seria e rapida in termini di ristori, per “garantire il futuro di questo importante sistema economico, al quale è stata sottratta la base esistenziale e dal quale dipendono migliaia di famiglie”.
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