Environment | Volontariato

Roma ci ripensa: niente certificato penale per i volontari

Il Ministero della Giustizia rende meno perentori i dispositivi in merito alla lotta contro la pedofilia: soltanto chi ha un lavoro retribuito che lo porta ad essere a contatto con i giovani dovrà esibire il certificato penale.

La notizia aveva creato scompiglio nell'ampio mondo del volontariato. La presentazione del certificato penale da parte di tutti gli operatori, anche se motivata da un fine condivisibile (la lotta contro la pedofilia), avrebbe complicato non poco la vita alle Associazioni che lavorano con i giovani. Per questo si era levata da subito un'accesa protesta. E la protesta ha avuto effetto. Il Ministero della Giustizia ha infatti pubblicato una circolare interpretativa che limita di molto gli effetti del decreto legislativo originario.

In pratica, il Ministero precisa che i volontari sono esclusi dall'obbligo di certificazione penale. Obbligo che dunque rimane in vigore solo per i lavoratori subordinati o para subordinati nelle Associazioni. Questi dovranno fornire la documentazione richiesta con un modulo (scaricabile qui) entro il prossimo 6 aprile. Intanto, cioè fino a quel termine, è sufficiente rilasciare un'autocertificazione.