"Infrastrutture da rivoluzionare"
“Ci sono le condizioni tecnologiche, economiche, politiche, sociali e culturali per una rivoluzione della mobilità". Così il presidente di Aiscat e amministratore delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni, ha aperto il convegno "Nuovi modelli di mobilità in Europa. La svolta tecnologica e la Vision zero", organizzato ieri (4 aprile) a Madonna di Campiglio da Asecap-Aiscat in collaborazione con l'Autostrada del Brennero e la Polizia di Stato. "La tecnologia - ha osservato Cattoni – aprirà una stagione digitale della mobilità, andando innanzitutto ad abbattere quel tasso di incidentalità che è oggi per lo più riconducibile al fattore umano. Allo stesso tempo – ha aggiunto - diminuiranno i tempi di percorrenza e sarà possibile aumentare la capacità di strade e autostrade, investendo in tecnologia prima che nell’ampliamento delle infrastrutture esistenti”.
Presente al convegno anche il ministro Enrico Giovannini, che ha tratteggiato i piani del governo sul fronte della mobilità, uno dei principali settori di investimento del Pnrr: “Sono in arrivo 104 miliardi di euro per trasformare nei prossimi dieci anni il sistema della mobilità in Italia”. Dal Pnrr arriveranno 61 miliardi fino al 2026, ma grazie alla legge di bilancio e ad altri fondi stanziati si arriverà a 104 miliardi in 10 anni. “Il primo obiettivo - ha affermato il ministro - è quello della sicurezza, con interventi su rete stradale, ponti e viadotti". Sarà inoltre varato un vademecum per la progettazione delle strade, simile a quello ferroviario: "I concessionari – ha spiegato Giovannini - sono chiamati a trasformazioni forti e ad una revisione dei piani economico-finanziari: il Covid ha colpito i bilanci di tutti i soggetti del trasporto, dalle autostrade alle aziende".
Sulla transizione ecologica ha posto l’accento anche Cattoni: “La transizione ecologica, con l’avanzata dei veicoli elettrici, porterà ad un cambio di paradigma. Pensiamo solo al fatto che le strade non saranno più percepite come una fonte di inquinamento acustico e atmosferico”. Un mondo, quello della mobilità, in continuo movimento. "Pensiamo – ha concluso Cattoni - che per i Millennial della California l'auto e la patente non sono più un automatismo: utilizzano la tecnologia per avere a disposizione in un minuto un'auto con autista”.
Ad illustrare sul palco i progressi di Autostrada del Brennero sul fronte dell’innovazione tecnologica anche il Direttore tecnico generale Carlo Costa: “Come capofila del progetto europeo C-Roads – ha ricordato – abbiamo già dotato la A22 della tecnologia necessaria per connettersi ad i veicoli a guida autonoma. Io non credo che in futuro ci sarà più la necessità di costruire molte altre strade o autostrade, dobbiamo modificare completamente quelle esistenti per renderle più efficienti. Occorre dirci che i veicoli sono già pronti per la guida autonoma di quarto e quinto livello, sono le strade ad essere rimaste indietro”. Discorso analogo sul fronte delle energie rinnovabili. “L’uso degli idrocarburi è destinato ormai da tempo a finire. Ci potrà volere un decennio in più o in meno, ma la strada è segnata da tempo. L’idrogeno, quando “verde” in quanto prodotto dalle rinnovabili, è un vettore straordinario per produrre e stoccare energia elettrica in ogni parte del mondo. Noi in Autobrennero lo produciamo dal 2014 a Bolzano e abbiamo già programmato la realizzazione di altri quattro centri, ma la Brennero da sola non basta. Perché l’idrogeno diventi economicamente profittevole, occorrono investimenti su ampia scala”.
Possiamo anche raccontarcela
Possiamo anche raccontarcela perché ci piace così, ma sono le auto che di per sé sarebbero obsolete già da 50 anni... e il nostro modo di vivere insieme a loro.