Giunta l’ora della verità, è cosa buona e giusta che ci si stringa attorno agli attuali (ed ex) consiglieri regionali divenuti  prematuramente milionari (a loro insaputa, ça va sans dire...). Ora si stanno scervellando per trovare una soluzione che restituisca loro un minimo di credibilità davanti ai cittadini, che non sempre e per sempre puoi distrarre con il campionato di calcio, la santificazione dei due Papi (e il terzo, il Papi di Arcore, dov’è finito? si e’ domandato qualcuno), le tensioni in Ucraina e tante altre cosette che poi a lungo andare stufano….. Stanno cercando un rimedio e quindi apprezziamo il lodevole sforzo. Già immaginiamo la scena: “ragazzi stavolta dobbiamo fare una legge che metta una toppa alla porcata che modestamente abbiamo votato. No, non siamo impazziti, è la gente che è incavolata. Impegniamoci tutti, leggiamo qualche libro e vediamo di tirare fuori qualcosa”. La tentazione di farla finita con le ipocrisie e approvare in due righe una leggina che dica semplicemente “vogliamo tenerci il bottino” è molto forte, ma proprio non s’ha da fare.  I prodi si mettono al lavoro, consultano tomi su tomi, fanno un giro tra gli amici. Ma niente; nessuno che li aiuti a decodificare l’arcano concetto. Visibilmente consumati al solo pensiero di doversi studiare i complessi calcoli matematici che li hanno arricchiti, decidono di affidarsi ad esperti consulenti, uno dei quali incorso di recente  “in un infortunio sul lavoro “ (della serie il pericolo è il mio mestiere; in realtà è indagato per concorso in falso in bilancio nel processo Fonsai”, ma detta così suona proprio male!). Vedremo. Pare invece che qualcheduno si sia rivolto a consulenti finanziari, per avere lumi su come investire i tanti quattrini piovuti dal cielo: le risposte sono state molto diversificate, come diversificate sono le risorse dell’economia e della finanza in materia di investimenti. Tralasciando il più pericoloso (l’attraversamento pedonale a semaforo rosso),  a qualcuno è stato consigliato di investire in fabbriche di frigoriferi da vendere in Groenlandia o in Alaska (così, in attesa di ulteriori sviluppi, i capitali restano ben “congelati”); ad altri in una fabbrica americana di dirndl sita ad Independence nel Missouri oppure in agenzie per trovare lavoro agli artigiani disoccupati. Tanti poi si danno un gran da fare con la beneficenza, altro investimento di indubbio vantaggio (fiscale):  è noto infatti che hanno sempre regalato a tutti le maniche delle canottiere….

Monica Magi e Achille Ragazzoni