Economy | Autobrennero

A22, condanna per falso

Un anno di reclusione per l’imprenditore perugino che si era aggiudicato l’appalto. Avrebbe falsificato alcuni documenti.

Era il 2012 quando un imprenditore della provincia di Perugia finì a processo con l’accusa di turbata libertà degli incanti e venne condannato a un anno di reclusione; al centro della vicenda un appalto - da circa 9 milioni di euro - per una concessionaria autostradale, quella dell’AutoBrennero. La gara, indetta dall’A22, intendeva affidare lavori di realizzazione di piazzole per la sosta e l’emergenza e per la posa di alcune barriere di sicurezza laterali nella tratta tra Bolzano sud e Salorno. L’appalto è stato vinto da una Srl di Perugia, un’aggiudicazione che è stata tuttavia annullata - dietro ricorso al Tar - a causa di presunte irregolarità. La questione è poi finita al tribunale di Trento. L’accusa, nella persona della pm Alessandra Liverani, come riporta il Corriere dell’Alto Adige, afferma che il direttore e amministratore della società perugina, per partecipare alla gara, abbia falsificato dei documenti e dichiarato conformi agli originali, turbando in tal modo la procedura d’appalto, aggiudicata con il criterio del prezzo più basso. Il 3 maggio scorso l’uomo è stato dichiarato dal giudice Enrico Borrelli colpevole dei reati che gli erano imputati in continuazione ed è stato condannato a un anno di reclusione e al pagamento di una multa pari a 400 euro. Il titolare dovrà farsi carico anche della sanzione accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per due anni e risarcire il danno delle parti civili e delle spese per la ditta seconda all’appalto e l’A22 oltre che pagare una provvisionale di 350mila euro all’Autobrennero.