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“Non ci voleva”

Il sindacalista Maurizio Albrigo riferisce le ultime notizie in merito nuova crisi occupazionale presso la Thun di Bolzano (23 esuberi): “La situazione è preoccupante”.
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Foto: Google Maps

Stamane presso la sede bolzanina della Thun in via Negrelli si è svolta un’assemblea sindacale dedicata ad affrontare la nuova crisi verificatasi dopo la decisione di identificare altri 23 ‘esuberi’ in seguito alla riorganizzazione aziendale che punta sempre di più sul commercio diretto ed online
In realtà la situazione appare paradossale, vista da Bolzano, dato che l’azienda non solo è in crescita (un +7% nel 2016), ma ha addirittura nell’obiettivo nuovi investimenti a livello nazionale, anche in termini di personale (160 ‘nuove risorse’). Ma proprio per questo ha identificato un certo numero lavoratori in eccesso proprio nel ’cuore’ originario dell’azienda, che viene dunque sempre più svuotandosi di importanza. 

Il sindacalista CISL Maurizio Albrigo stamani a Bolzano ha fatto il punto della situazione con i lavoratori dopo aver incontrato i vertici aziendali ed aver appreso quali saranno gli uffici coinvolti nella programmata riduzione del personale. 
Alcuni uffici verranno dismessi totalmente, in altri invece la riduzione di organico sarà contenuta in alcune unità”, conferma Albrigo. Precisando che sarà soprattutto la parte commerciale ad essere fortemente ridimensionata in via Negrelli, oltre a qualche aspetto dell’organico in amministrazione. 

Albrigo definisce la situazione ‘piuttosto delicata’, riferendo che stamani nel corso dell’assemblea sindacale alcuni lavoratori coinvolti non sono riusciti a trattenere le lacrime. 
Per molti di loro si è trattato di un fulmine a ciel sereno e questo contribuisce a rendere parecchio pesante il clima”, aggiunge il sindacalista CISL. Dicendo che in azienda negli ultime settimane si era intuito che sarebbe potuto succedere qualcosa, ma non in termini così ‘pesanti’.  

L’unica consolazione è legata al fatto - aggiunge Albrigo - che la maggior parte dei lavoratori in esubero ha un’età compresa tra il 35 i 45 anni ed un forte livello specializzazione, per cui confidiamo di poterli ricollocare in qualche modo”. 

Lunedì prossimo le rappresentanze sindacali incontreranno di nuovo i vertici dell’azienda, per riportare il risultato del confronto con i lavoratori e fare qualche proposta volta a rendere meno traumatica la conclusione del rapporto di lavoro degli ‘esuberi’ in Thun

“Con l’azienda analizzeremo le situazioni personali dei lavoratori considerati in esubero, una per una, dopo di che il tentativo sarà quello di estendere la permanenza del maggior numero possibile dei lavoratori per lo meno fino a fine anno.

Ma il sindacalista si dice anche consapevole che comunque il percorso in questo senso non sarà facile perché l’azienda - ora che le sue intenzioni sono diventate di dominio pubblico - "cercherà senz’altro di risolvere prima possibile i rapporti di lavoro con lavoratori ormai demotivati, perché consapevoli del fatto che il loro destino è segnato”. 
Maurizio Albrigo non nasconde inoltre le difficoltà aggiuntive legate al fatto che non esiste più la mobilità e che quindi tutti i lavoratori che saranno costretti a lasciare l’azienda di fatto entreranno in una vera e propria condizione di disoccupazione

In tutti i modi cercheremo di attenuare l’impatto che la cessazione del rapporto avrà sui lavoratori”, conferma Albrigo. Aggiungendo che anche la Provincia potrà diventare in questo senso un interlocutore chiave

“L’assessora Martha Stocker si è già fatta viva con noi per conoscere i termini della questione. Sono d’accordo con lei che la terrò informata sugli esiti della trattativa. E anche loro senz’altro faranno la loro parte.”

Certo questo non è un periodo facile e Maurizio Albrigo lo sa bene, visto che da tempo sta facendo la spola tra l’Autotest di Lana (91 lavoratori a rischio) e il fallimento della Solland (159 licenziati). “Il bacino dei lavoratori che si trovano in bilico si amplia sempre di più e questo non può che suscitare ulteriore preoccupazione”, conclude il sindacalista CISL.