Politics | La polemica

Botta e risposta

Il sindacato giornalisti accusa il sindaco-giornalista di voler smantellare l'ufficio stampa. La replica di Caramaschi: "Non è vero e non accetto questi toni".
Caramaschi
Foto: Comune Bz

Duro botta e risposta tra i rappresentanti sindacali dei giornalisti e il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi. In una nota congiunta siglata da Sindacato dei Giornalisti Journalisten Gewerkschaft, Assostampa Alto Adige, Gruppo Uffici Stampa del Trentino Alto Adige, e d’intesa con la FNSI viene espressa una dura critica per quella che viene vista come una decisione del Comune di “smantellare l’ufficio stampa che nel corso degli anni ha visto lavorare quattro giornalisti, ridotti ad uno e di assumere al posto dei professionisti dell’informazione un funzionario amministrativo”.

Il nodo dell’inserimento dei giornalisti all’interno delle pubbliche amministrazioni è stato oggetto negli ultimi anni di una lunga ed estenuante trattativa sfociata l’anno scorso nella firma di un nuovo contratto ad hoc. Prima di questa novità il Comune negli ultimi anni aveva cercato varie volte di bandire concorsi per l’assunzione di un giornalista di lingua tedesca, ma il posto è rimasto tutt’ora vacante. Per la copertura di un ulteriore posto per la comunicazione e gestione del sito e dei social media il Comune sta, invece, valutando l’assunzione di un funzionario non giornalista.

Il sindacato dei giornalisti si riserva di denunciare per esercizio abusivo della professione chi venisse incaricato di svolgere attività giornalistica non iscritto all’Albo.

L’idea viene duramente contestata dagli organi di rappresentanza dei giornalisti. “Il sindaco-giornalista Renzo Caramaschi – si legge nella nota - si è assunto la gravissima responsabilità dell’impoverimento della fondamentale funzione informativa della cittadinanza”. Poichè –prosegue il comunicato del sindacato dei giornalisti – “se è vero che “un giornalista iscritto all’albo è in grado, avendo un bagaglio di regole deontologiche da rispettare, di veicolare correttamente le informazioni sulle piattaforme social, ciò non può valere al contrario. Nel senso che un funzionario amministrativo, anche se addetto esclusivamente a gestire la pagina social del Comune, non potrà elaborare notizie giornalistiche ove ne emergesse la necessità”.

I giornalisti ricordano quindi che "la Provincia Autonoma di Bolzano dispone di uno strumento contrattuale all’avanguardia in Italia con 4 profili professionali - laureati magistrali, triennali, diplomati e praticanti - che consentono all’amministrazione comunale, in un’ottica di buona gestione delle spese, “di scegliere su misura la professionalità digitale confacente alle proprie esigenze, assumere un non giornalista per gestire i profili social del Comune di Bolzano non è il modo migliore per investire le risorse pubbliche e su questo il Sindacato dei giornalisti vigilerà con la massima attenzione". Il sindacato dei giornalisti "si riserva infine di denunciare per esercizio abusivo della professione giornalistica chi venisse incaricato di svolgere attività giornalistica non iscritto all’Albo dei giornalisti".

Caramaschi non ha per nulla gradito i toni della nota stampa.   “Il sindaco – afferma - non smantella nulla e non vedo cosa c’entri il fatto che sia iscritto all’ordine. Non accetto questi toni, noi non smantelliamo nulla, siamo da anni alla disperata ricerca di un giornalista in lingua tedesca, e per l’aggiornamento dei siti mi hanno detto che è più facile trovare un esperto di comunicazione, ma il giornalista continueremo a cercarlo”.

“Nonostante i nostri solleciti l’adozione del nuovo contratto da parte del Consorzio dei Comuni – chiarisce l’assessore al personale Angelo Gennaccaro – non è ancora avvenuta.  Il Comune ha attualmente un giornalista di lingua italiana e appena il Consorzio si muoverà noi bandiremo un concorso per l’assunzione di un giornalista in lingua tedesca. Altra cosa, invece, per la terza figura. In quel caso l’idea è di assumere un funzionario esperto in comunicazione, che è altra cosa rispetto all’informazione, per la gestione del sito internet, delle nuove forme di comunicazione e per l’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza. Quindi ribadisco: il lavoro dei giornalisti per noi resta importante e non abbiamo nessuna intenzione di smantellare nulla”.