Il tranello
Dio salvi i Freiheitlichen di Bressanone. Beh, se Dio non fosse reperibile, basterebbe anche un reparto psichiatrico sufficientemente attrezzato.
Prima che si pensi che anch'io debba approfittare degli amorevoli servigi del reparto in questione, è bene fare un passo indietro e focalizzare l'attenzione su quanto successo nelle ultime settimane nel consiglio comunale di Bressanone.
L'argomento è un grande classico: la funivia Bressanone-Plose.
Nel corso degli ultimi anni l'Amministrazione comunale ha proposto ad intermittenza un referendum che, in sostanza, suonava così: "Volete una funivia che parta dalla stazione ferroviaria, o non la volete affatto?".
Il referendum così formulato si è sempre arenato in consiglio comunale, grazie (anche) alla strenua opposizione dei Freiheitlichen che ritenevano giustamente improponibile un quesito che non consentisse di optare per la scelta di avere una funivia che non fosse così impattante, come quella avente una stazione di valle situata in corrispondenza della stazione ferroviaria.
Dopo mesi di stallo, l'SVP lo scorso maggio ha proposto un quesito modificato che suonava come: "Volete una funivia che parta dalla stazione? Volete, invece, un potenziamento del servizio Bus? Volete che tutto rimanga così com'è?".
Così formulato, il quesito avrebbe dovuto giusto suscitare l'ilarità dei presenti (è praticamente identico al precedente: non consente di scegliere un sito di partenza differente e si limita a "spaccare" il fronte del "no") e invece ha trovato l'inaspettata sponda di un consigliere dei Freiheitlichen che, parlando a nome dell'intero gruppo, ha annunciato il proprio sostegno al quesito.
Lo psicodramma era iniziato!
Pochi minuti dopo aver annunciato il proprio sostegno alla proposta SVP, infatti, l'intero gruppo dei Freiheitlichen, mostrando un ultimo momento di lucidità, si è unito all'"Aventino" messo in scena dall'opposizione per contrastare la palese presa in giro della maggioranza.
Sembrava che la storiella primaverile avesse avuto un lieto fine ed invece oggi è arrivata la doccia fredda: il sindaco di Bressanone ha annunciato di avere l'appoggio dei Freiheitlichen e di poter dunque contare su una solida maggioranza per l'approvazione del trufferendum già nel corso del primo consiglio comunale estivo.
In casi come questi va di moda dire che o si è complici o si è (eufemisticamente parlando) fresconi.
I Freiheitlichen, che finora hanno dato l'impressione di cascare in un tranello, e fatto nascere il sospetto di esserne coautori, hanno l'ultima possibilità di scoprire quanto possa essere bello non essere alla moda.