“Non è un mistero che l’avvento delle tecnologie digitali abbia generato una serie di cambiamenti di ampia portata in numerosi settori produttivi. Cambiamenti che sono conseguenza diretta della trasformazione che ha reso la nostra cultura una cultura pienamente digitale. L’editoria è uno dei settori maggiormente investiti da questa temperie, anche in relazione al fatto che il settore, ben prima della diffusione delle tecnologie digitali, stava attraversando una fase di crisi, ridimensionamento e trasformazione piuttosto importante.”

Inizia così l’articolo pubblicato su doppiozero.com da Flavio Pintarelli, il consulente di comunicazione digitale che più volte ci ha aiutato su Salto ad identificare le dinamiche della comunicazione nativa nel web e nei social network. 

Pintarelli nel suo articolo focalizza la sua attenzione sul grande cambiamento avvenuto negli ultimi anni nel mondo dell’informazione, un cambiamento in cui, grazie all’accesso diretto al pubblico “le aziende sono diventate progressivamente sempre più simili a quei media a cui fino a pochi anni fa si rivolgevano per distribuire i loro messaggi”. “Allo stesso tempo i media”, ricorda Pintarelli, “per non rimanere schiacciati nella competizione tendono progressivamente a trasformarsi da puri produttori di contenuti in aziende dal carattere tecnologico”.

Nell’articolo Pintarelli - dopo aver descritto per sommi capi il nuovo panorama della comunicazione digitale dove i giornalisti curano molto la loro presenza online - giunge ad identificare la nuova figura professionale del ‘digital producer’ che di fatto sovrintende oggi l’attuale mondo della comunicazione digitale. Un professionista molto operativo ed in grado in sintesi “di avere una visione globale delle caratteristiche che dovrà avere un contenuto e di come questo verrà prima distribuito e poi fruito in rete”. 

Ulteriori dettagli in merito si possono leggere direttamente nell’articolo intitolato ‘Professioni digitali, chi è il digital producer’, pubblicato online da doppiozero.com