campagna asm
Foto: SALTO
Environment | Merano

Una squallida campagna

La campagna di sensibilizzazione dell'ASM contro lo smaltimento illegale di rifiuti perpetua stereotipi senza arginare il fenomeno. Perché invece non si migliora il servizio?
  • ASM ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per arginare il fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti solidi urbani attraverso l'affissione di manifesti che raffigurano, nelle intenzioni dell'azienda, tre tipologie di cittadini che infrangono le regole. Il signor Bruno che non raccoglie le deiezioni del suo cane, Herr Tschigg che butta le cicche per terra, la signora Buttarelli che getta una bottiglia. Degno di nota è il messaggio subliminale sotteso all'invenzione del cognome della signora: esso richiama l'immagine di una donna che butta l'immondizia dove non deve!

    Questi tre penosi manifesti perpetuano un'immagine stereotipata di  ruoli/comportamenti sociali: la signora Buttarelli, che si disfa del rifiuto solido urbano, è la donna il cui compito primario è occuparsi delle faccende domestiche, mentre il signor Bruno ed Herr Tschigg, che rispettivamente porta a spasso il cane e cammina fumando, sono esentati da tali compiti.

  • Foto: privat
  • La parte più disdicevole di tutti e tre i manifesti è l'invito a fotografare chi abbandona le immondizie, chi non raccoglie le deiezioni canine o butta le cicche per terra e ad inviare le foto per wathsapp all'azienda. Chi lascia le immondizie accanto alle campane, chi non raccoglie la cacca del proprio cane o chi lorda le strade con le cicche si comporta in modo incivile, ma la delazione sollecitata dall'azienda è incompatibile con il vivere civile.

    Lo smaltimento illegale dei rifiuti non lo si argina buttando il denaro con questa squallida campagna pubblicitaria, ma migliorando il servizio: aggiungendo, ad esempio, nelle isole ecologiche le campane per lo smaltimento della plastica e del tetrapak, ampliando l'orario per il conferimento dell'umido... e avviando progressivamente la raccolta porta a porta.