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Foto: SALTO
Environment | Merano

Una squallida campagna

La campagna di sensibilizzazione dell'ASM contro lo smaltimento illegale di rifiuti perpetua stereotipi senza arginare il fenomeno. Perché invece non si migliora il servizio?
  • ASM ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per arginare il fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti solidi urbani attraverso l'affissione di manifesti che raffigurano, nelle intenzioni dell'azienda, tre tipologie di cittadini che infrangono le regole. Il signor Bruno che non raccoglie le deiezioni del suo cane, Herr Tschigg che butta le cicche per terra, la signora Buttarelli che getta una bottiglia. Degno di nota è il messaggio subliminale sotteso all'invenzione del cognome della signora: esso richiama l'immagine di una donna che butta l'immondizia dove non deve!

    Questi tre penosi manifesti perpetuano un'immagine stereotipata di  ruoli/comportamenti sociali: la signora Buttarelli, che si disfa del rifiuto solido urbano, è la donna il cui compito primario è occuparsi delle faccende domestiche, mentre il signor Bruno ed Herr Tschigg, che rispettivamente porta a spasso il cane e cammina fumando, sono esentati da tali compiti.

  • Foto: privat
  • La parte più disdicevole di tutti e tre i manifesti è l'invito a fotografare chi abbandona le immondizie, chi non raccoglie le deiezioni canine o butta le cicche per terra e ad inviare le foto per wathsapp all'azienda. Chi lascia le immondizie accanto alle campane, chi non raccoglie la cacca del proprio cane o chi lorda le strade con le cicche si comporta in modo incivile, ma la delazione sollecitata dall'azienda è incompatibile con il vivere civile.

    Lo smaltimento illegale dei rifiuti non lo si argina buttando il denaro con questa squallida campagna pubblicitaria, ma migliorando il servizio: aggiungendo, ad esempio, nelle isole ecologiche le campane per lo smaltimento della plastica e del tetrapak, ampliando l'orario per il conferimento dell'umido... e avviando progressivamente la raccolta porta a porta.

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pérvasion Fri, 07/05/2024 - 15:39

»aggiungendo, ad esempio, nelle isole ecologiche le campane per lo smaltimento della plastica […]«

Eine Plastiksammelglocke legt irreführenderweise nahe, dass sich Plastik gleichwertig mit Papier, Glas oder Aluminium recyclen ließe, was aber höchstens der Fall wäre, wenn man Kunststoffe sortenrein sammeln würde (und auch dann gelingt das meines Wissens nur bei PET gut). In der Schweiz, wo PET aber auch besonders gekennzeichnet und somit von den Bürgerinnen leicht von anderem Plastik zu unterscheiden ist, ist dies der Fall (s. petrecycling.ch) — aus anderen Ländern kenne ich das nicht.

So wie z.B. in Bozen Plastik gesammelt wird, ist es eigentlich eine Augenwischerei, weil ein sehr erheblicher Teil davon im Verbrennungsofen landet.

Warum Plastiksammelglocken die illegale Müllentsorgung eindämmen sollten, erschließt sich mir auch nicht. Viel sinnvoller wäre da wohl ein Pfand.

Fri, 07/05/2024 - 15:39 Permalink
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△rtim post Sat, 07/06/2024 - 15:53

In reply to by pérvasion

Weder die Gemeinden Meran, Bozen noch das Land Südtirol haben die Kompetenz eine Verpackungsverordnung zu erlassen oder das Recht eine allgemeine Pfandgebühr auf Plastik zu erheben.
Insofern sind mir Sammelbehälter, auch Plastiksammelbehälter, wie es sie in Bozen gibt, allemal lieber, als gar keine wie in Meran, wo man stattdessen lieber auf wenig ziel- und treffsichere Kampagnen, Ersatzpolitik, Denunziantentum mit Meldetools setzt(e) anstatt zumindest zu empfehlen, Verpackungsmaterial im Laden zurückzulassen bzw. zurückzubringen.
Übrigens. Auch unter der Stadtregierung mit PD, Verdi/Liste Rösch war die Postenbesetzung der Stadtwerke mit den eigenen Leuten bekanntlich wichtiger.

Sat, 07/06/2024 - 15:53 Permalink
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Simonetta Lucchi Sun, 07/07/2024 - 07:51

Tanto ormai manifesti o varie amenità razziste sono la normalità. Perché anche su Salto non si dice nulla della mancanza di campane per la raccolta plastica nelle località turistiche?

Sun, 07/07/2024 - 07:51 Permalink
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△rtim post Mon, 07/08/2024 - 15:31

In reply to by pérvasion

Plastik nicht getrennt sammeln, wie in Meran und stattdessen teure Alibiaktionen, Kampagnen, Dienstreisen und Hofierung des Denunziantentum, kann wohl nicht die Alternative sein.
Da lobe ich lieber weiterhin Bozen. Immerhin: "Ne deriva che di quello che conferiamo nelle campane azzurre della plastica, solo il 30% viene effettivamente riutilizzato."
Im Vergleich zur BRD: 27 Prozent der Kunststoffabfälle werden in Deutschland wertstofflich recycelt. Weitere elf Prozent werden im Ausland recycelt. (Quelle: NABU/Jedelhauser, basierend auf Daten aus Burger et al. 2021)
Dass die Politik aber hin zur Fortentwicklung und Stärkung der Instrumente der Abfallvermeidung – sprich Stufe 1 der Abfallhierarchie kommen muss, steht wohl außer Frage:
https://www.nabu.de/umwelt-und-ressourcen/ressourcenschonung/einzelhand…

Mon, 07/08/2024 - 15:31 Permalink