Culture | Sogni berlinesi

4 agosto - Sogni Berlinesi

Dal grammofono rauco un piano suona un jazz frenetico e disperato, come se tutto dovesse consumarsi ora, perché domani… chissà.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Stamani i miei pensieri si sono svegliati prima di me e, mentre io mi giravo nel letto, si sono messi a vagare per casa ancheggiando al ritmo di un charleston.

Mentre io dormivo, certa di essere irreparabilmente insonne, l’altra me seguiva la melodia sfavillante e un po’ isterica, con un leggero presentimento di minaccia, di incipiente disfacimento.

I piccoli passi ritmici dei miei pensieri aprono la porta di casa che, strane architetture del sonno, si affaccia su un’altra stanza dal pavimento a scacchi, dalle tende di broccato. Al centro, in penombra, avvolto da una nebbia fitta di sigarette e sigari, un tavolo tondo a cui siedono tre personaggi dai tratti conosciuti. Li ho conosciuti sì, ma l’altra me non sa bene nè dove nè quando.

Il più minuto dei tre dal volto regolare, serissimo, impassibile, tiene le sue carte con fare indifferente; i miei pensieri pensano che rimarrebbe impassibile anche seduto sulla ruota di una locomotiva a vapore. Il secondo ha i capelli radi, pettinati diligentemente con una scriminatura che gli attraversa il capo lucidissimo; lo sguardo bovino, un po’ assente e la postura impettita, da ufficiale prussiano, gli assegnano il ruolo del maggiordomo devoto di una diva del muto ormai dimenticata. Il fumo li circonda tutti, ma pare indugiare, incontrando la schiena dell’unica donna. “Ti stiamo aspettando” mi dice lei, senza voltarsi. “Mancano solo due giorni, cara. Ti stai preparando?”. Dal grammofono rauco un piano suona un jazz frenetico e disperato, come se tutto dovesse consumarsi ora, perché domani… chissà.

Apro gli occhi tentando di ricordare quella voce, mentre gatto n. 2  gioca, senza troppo trasporto, con una candela abbellita dal profilo metallico di una Berlino in miniatura.

http://www.bolzanofestivalbozen.it/News/it/159/3348/42981.aspx