Politics | Parliamo di politica

"No pornografia, politica o religione"

La politica è associata oggi alle cose peggiori. Ma se la politica è spesso una cosa brutta, è perchè se ne fa troppo poca.
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Il 2 febbraio scorso collaborai a organizzare proiezione e dibattito di un documentario sul primo voto femminile in Italia nel 1946 ("Noooo! Il dibattito noooo!" si urlava nei vecchi film di  Nanni Moretti). Si trattava di un evento culturale aperto a tutti, e senz'altro di un evento politico. E come evento politico avrei voluto promuoverlo, ma nei portali di eventi altoatesini ho sempre trovato una clausola del tipo:

"- non inserire contenuti razzisti, violenti, pornografici, diffamatori o illegali;
- non postare contenuti di natura religiosa o politica;"

Certo viviamo in un mondo dalla citazione in giudizio facile, e i siti prudentemente mettono nel calderone del vietato di tutto e di più. Eppure, vedere in una lista pornografia, violenza, e diffamazione giustapposti a politica e religione fa un po' impressione.

Soprattutto, non credo che sia solo una prudenza legale. Si è anche consolidata l'idea che la politica sia una cosa sporca. Non è esclusa solo dai siti di promozione eventi, ma è bandita ormai come tema di conversazione, e tabù assoluto al pranzo di Natale. "Non ho mai avuto la tessera di un partito, io!" è diventata la premessa diffusa di chi si vuole legittimare prima di lamentarsi dello sbando del paese.

Ma è vero proprio il contrario. È proprio perché molti, troppi, non hanno mai avuto la tessera di un partito che nei partiti a volte hanno prevalso gli incapaci o i disonesti, mentre quelli che vivevano la politica con militanza e passione si sono spesso ritrovati ai margini e disorientati.

È tempo di cambiare. La politica ci riguarda, riguarda il modo in cui organizziamo il nostro vivere insieme, dove e come studiamo e lavoriamo, cosa accade quando ci ammaliamo, cosa accade quando moriamo. Dobbiamo ripartire dai fondamentali, creare luoghi e occasioni dove si possa parlare di tutta la politica possibile. Dobbiamo dare valore aggiunto al fatto di essere iscritti a un partito, perché fare politica deve essere conoscere, crescere insieme, scambiare idee e magari cambiare idea. Essere iscritti e fare politica deve essere bello e qualche volta pure divertente, perché anche un bicchiere insieme per celebrare un successo o metabolizzare una sconfitta è fare politica.

Da poche settimane sono segretario del circolo PD Centro Gries, e, nel mio piccolo, proprio questo spero di fare, a suon di incontri, occasioni di confronto con le amministratrici e gli amministratori, attività di gruppo, scambi intergenerazionali e, non ultimo, momenti conviviali.

Voglio contribuire ad arrivare al giorno in cui i siti di eventi accetteranno quelli politici senza batter ciglio e in cui amici e parenti, con fervore ma con rispetto, si ritrovino ad esprimere addirittura qualche idea politica, magari persino opposta, tra un pandoro e un mandarino, al termine del pranzo di Natale.