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Acqua e cambiamenti climatici: Le diverse voci dal mondo alla COP21

Quali sono gli effetti del cambiamento climatico sulle risorse idriche nei diversi angoli del pianeta?
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

Di anno in anno cresce la consapevolezza che adattarsi al cambiamento climatico sia una necessità. Alcune realtà sono più fragili di altre rispetto all’impatto ambientale, sono più colpite dalle estreme precipitazioni, dalla siccità, o dall’ innalzamento del livello del mare e dalle inondazioni.
Per meglio capire cosa sta succedendo può essere utile riportare le parole pronunciate alla COP21 dai rappresentanti di tre città: Amman (Giordania), San Paolo (Brasile) e Stoccolma (Svezia). Sono realtà molto diverse tra loro ma hanno in comune l’appartenenza al ‘C40 Cities’, un network di 82 città che lavorano insieme per affrontare i cambiamenti climatici.

Il senatore Akel Biltaji, da Amman, riferendosi all’ ultima inondazione che ha colpito la città nel 2014, ha detto: ’’Abbiamo avuto la più alta densità di piogge nel più corto lasso di tempo sulla stessa area. Le operazioni di drenaggio dell’acqua hanno funzionato ma il volume che è penetrato nel suolo è stato eccessivo. Il corano dice:’’ Dio ha creato tutto nelle giuste proporzioni’’ significa che dovrebbe esserci un equilibrio, ma proprio noi esseri umani abbiamo rotto questo equilibrio. Come ci possiamo preparare per fronteggiare simili disastri ? Purtroppo non ci sono soluzioni perché il clima è imprevedibile.”

Il rappresentante brasiliano, Joao R. Capobianco, ha parlato del sistema di produzione dell’ acqua per affrontare il problema della siccità a San Paolo. Joao R. Capobianco ha affermato che l’ acqua è un bene primario, dunque un diritto inalienabile per l’ uomo non una merce. Il comune di San Paolo ha deciso di costituire una compagnia di gestione dell’ acqua in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Gli obiettivi che questa compagnia si è posta sono: lavorare con impegno per affrontare con determinazione il problema della disponibilità di acqua, aprire dibattiti pubblici sul tema e promuovere il dialogo tra il settore pubblico e quello privato. I pilastri su cui si dovrebbe fondare la compagnia per la gestione dell’ acqua dovrebbero essere fondamentalmente tre: l’ acqua è un diritto, tutti i tipi di governo devono condividere le responsabilità e le risorse idriche devono essere recuperate e protette. ‘’Per quanto riguarda la crisi dell’ acqua, la siccità non è l’unico problema, ce ne sono altri non meno importanti, come il deterioramento delle risorse idriche, l’aumento dell’ inquinamento, la scarsa efficienza delle autorità… e questo potrebbe essere un circolo vizioso da cui risulta difficile uscire” così ha concluso Joao R. Capobianco.

Infine, Gustaf Landhal ha affrontato il caso di Stoccolma affermando che ”Essa è costruita sull’acqua”. Il dipartimento dello sviluppo e della gestione dell’acqua ha perciò sempre preso in considerazione il problema delle inondazioni, sin da quando è nato. L’ innalzamento del livello del mare e le forti precipitazioni hanno portato a inventare nuovi modi di regolazione dell’acqua. Nello stesso tempo la città di Stoccolma sta sviluppando dei servizi ecosistemici per l’adattamento ai cambiamenti climatici. La vegetazione gioca un ruolo molto importante perché essa aumenta la percezione di benessere e nel caso specifico delle inondazioni può ridurre il numero di inondazioni.
Amman , São Paulo e Stoccolma sono tra le megacittà che rappresentano circa l’ 11 % della popolazione mondiale e il 25 % del PIL globale.
Mandy Ikert, capo del programma di gestione del problema dell’acqua nell’associazione C40 Cities, presenta alcuni dati riguardo all’impatto ambientale collegato alle variazioni climatiche: ”Il 98% del C40 Cities affermano che il cambiamento climatico presenta un rischio significativo per le loro città. Le inondazioni sono il problema più comune nelle città aderenti al C40 Cities e più del 70% riesce ad anticipare il rischio che riguarda l’approvvigionamento dell’acqua nel breve e lungo termine. Parlando delle azioni di adattamento, il 90% del C40 Cities è impegnato in oltre 1000 azioni, come ad esempio la mappatura delle inondazioni e la costruzione di protezioni dalle inondazioni.”


*Youth Press Agency