Economy | Dati choc

L'inflazione ci costa 1.000 euro al mese

Lo certifica l'Istat: le famiglie qui spendono 3.600 euro al mese contro i 2.600 euro della media nazionale. Forbice - incredibilmente - cresciuta di 300 euro in un anno. Il 50% dei soldi se ne va per spese legate all'abitazione.
Inflazione
Foto: istat
  • Ora è ufficiale: i dati dell'Istituto nazionale di statistica Istat confermano che le famiglie altoatesine hanno dovuto far fronte a forti aumenti dei prezzi nel corso del 2022. Qualche settimana fa è stata pubblicata la spesa per consumi delle famiglie in Italia dello scorso anno, che pesa come un macigno sulle spalle dei nuclei meno abbienti. L'anomalo aumento dei prezzi registrato in Alto Adige, e in Italia, ha spinto la spesa media dei consumatori altoatesini a 3.670,14 euro al mese, con un aumento del 17,4 per cento rispetto all'anno precedente (era di 3.125,89 euro nel 2021), spiega l'associazione di tutela dei consumatori Robin ed è esattamente il doppio dell'aumento in Italia (8,7%).

    Tuttavia, questo aumento è dovuto esclusivamente all'aumento dei prezzi al dettaglio in quanto i consumi reali sono stagnanti, il che evidenzia le difficoltà economiche che le famiglie stanno affrontando. Le famiglie altoatesine spendono ogni mese il doppio di quelle calabresi: 3.670 euro contro 1.839 euro. Colpisce in particolare il fatto che i costi per l'abitazione con acqua, luce, gas e riscaldamento rappresenti quasi il 50% della spesa in Alto Adige. "Non esistono e non sono previste misure politiche provinciali adeguate per combattere questo fenomeno", osserva Robin.

    Tuttavia, la progressiva e grave disuguaglianza tra le famiglie più ricche, quelle della classe media e le famiglie più povere sta diventando ordinaria amministrazione.

    Walther Andreaus, direttore dell'associazione per la tutela dei consumatori Robin, afferma: "I salari e le pensioni dovrebbero almeno essere adeguati all'inflazione, non solo nell'interesse dei lavoratori e dei pensionati, ma anche perché altrimenti la domanda calerà, la produttività diminuirà, le opportunità di carriera e le qualifiche professionali ne risentiranno e lo scontro sociale aumenterà ulteriormente. Tuttavia, sia a Bolzano che a Roma, non sono state prese misure efficaci, a parte qualche briciola. Al contrario, l'adeguamento delle pensioni per i ceti medi è stato peggiorato, portando a una massiccia perdita di potere d'acquisto. E ora la Volkspartei, che non ha mosso un dito contro gli alti prezzi dell'energia e dei generi alimentari, vuole entrare in Alto Adige in coalizione con queste forze per i prossimi cinque anni. Non si tratta certo di una buona prospettiva per i portafogli e i risparmi dei cittadini altoatesini".