Politics | Elezioni europee

"La SVP? Ancora nessuna decisione"

Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, inaugura la nuova sede a Bolzano: "Al Nord est eleggeremo due deputati". E su Voice of Europe difende Gazzini.
Tajani, Gazzini
Foto: SALTO
  • Non l’avrebbe nemmeno menzionata, se non gliene avessero chiesto conto i giornalisti. È la SVP, “il partito di lingua tedesca dell’Alto Adige” con cui pochi giorni fa sembrava oramai conclusa la trattativa per l’apparentamento alle elezioni europee, l’innominata del vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani arrivato a Bolzano per inaugurare la nuova sede di Forza Italia in piazza Vittoria fianco a fianco all’eurodeputato Matteo Gazzini. Certo, l’idea resta quella “di aggregare attorno a Forza Italia tutte le anime del popolarismo europeo che ci sono nel nostro paese”, dato che il riferimento al PPE sta nel simbolo di Fi. È stato ad esempio siglato l’accordo con i sindaci civici —  Scajola a Imperia, Brugnaro a Venezia, Ghinelli ad Arezzo e Baccini  a Fiumicino — i quali “si riconoscono nei valori del popolarismo e partecipano a questo progetto”, annuncia l'ex presidente del Parlamento europeo.

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  • Ma sulla SVP? “Non c’è nessuna decisione, non si dà alcun seggio a nessuno: come in passato ci può essere un apparentamento. La SVP si vota i suoi parlamentari, noi i nostri. E sono sicuro che eleggeremo due parlamentari al Nord est”. “Il problema — prosegue il vicepremier — non è fare un accordo con la SVP, ma dare forza al popolarismo europeo. Vedremo come si concluderà il lavoro con Noi moderati e vedremo cosa si potrà fare con la SVP”. Questo non toglie che “nel disegno politico che ho annunciato al congresso di FI per rafforzare l’anima popolare c’è l’accordo coi civici e poi c’è il dialogo con la Volkspartei”. La strategia dunque non cambia ma, per ora, nessun incontro né firma di accordi in via Brennero. 

    In ogni caso non si farà una lista unica, ognuno correrà con la propria lista: quella di Forza Italia per il nordest e la SVP.

    A latere dell'incontro con media e militanti (selfie compresi), Tajani s'è limitato a un colloquio con Georg Gallmetzer, che ha guidato le proteste dei contadini come leader della sezione locale degli Agricoltori locali, e col vicepresidente della Provincia Marco Galateo (FdI).

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  • Sul caso Voice of Europe-Gazzini, infine, Tajani difende l'eurodeputato di Laives: “Non bisogna mai strumentalizzare le interviste, sono garantista. Non è che se io parlo con un giornale che non la pensa come me, la penso come il giornale. Siamo in democrazia”.