Culture | Viaggio in Cina

Kunming

la città a sud delle nuvole
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Signori che giocano a carte
Foto: Giulia Pedron © Tutti diritti riservati

E siamo così arrivati a parlare di Kunming, la capitale di questa provincia cinese nella parte meridionale del Paese che sfiora le cime dell’Himalaya, si intrufola nelle risaie di Yuangyang, e poi scende fino nella valle del Fiume Rosso, che a Hekou, al confine col Vietnam, raggiunge a malapena i 77 metri sul livello del mare. Kunming significa letteralmente “a sud delle nuvole” e conta quasi 7 milioni di abitanti. E’ una città grande, moderna, tecnologica ma al tempo stesso piacevole da visitare.

Kunming è conosciuta anche come “città dell’eterna primavera” per il suo clima temperato grazie al quale i fiori sbocciano tutto l’anno. Nonostante la prima impressione di modernità, la città ha una storia di oltre 2400 anni. E’ stata uno dei punti di accesso alla Via della Seta meridionale (conosciuta anche come Via del Tè) che permetteva i contatti e il trasporto delle merci verso il Tibet, la provincia del Sichuan, l’India e il Myanmar. Oggi è il centro politico, economico e culturale dello Yunnan e lo snodo fondamentale per i turisti che vengono in visita non solo di questa regione ma di tutta la Cina sud-occidentale.

Io sono arrivata a Kunming in treno da Hekou, la prima città cinese che ho raggiunto dopo aver attraversato il confine con il Vietnam. E qui voglio fare una piccola parentesi, a Hekou ho preso una moto taxi per arrivare fino alla stazione ferroviaria dove avevo visto che da lì a poco sarebbe partito un treno per Kunming: peccato che non avessi considerato che in Cina si era un’ora avanti, e quindi una volta in biglietteria, con tutte le difficoltà possibili immaginabili per capire e farmi capire, ho scoperto con delusione che il treno era già andato e che il prossimo sarebbe partito  solo dopo diverse ore. Vedendo la mia espressione desolata, il taxista che era rimasto fuori dalla stazione mi ha portata al ristorante di sua nipote dove ho assaggiato il mio primo piatto cinese: gamberi saltati con zenzero e peperoncino, deliziosi. Ho parlato un pò con la nipote del taxista che, come tutti i cinesi che passavano in quel momento, si chiedeva con sorpresa perché un’italiana si trovasse in Cina, più precisamente a Hekou, Dopo qualche chiacchiera (per fortuna lei parlava un po' di Inglese) sono andata a farmi un giro per le stradine di questa città che mi accolto con moltissimi sorrisi. Il mio arrivo in Cina non poteva essere migliore.

La sera lo stesso taxista mi ha riaccompagnata in stazione dove, finalmente, ho preso il treno diretto a Kunming, decidendo però di aggiungere una tappa a Jianshui.

Ma torniamo a Kunming. Quando il treno è arrivato alla stazione ho visto davanti a me una scia infinita di gente che si muoveva disordinata per raggiungere l’esterno dove grandi palazzi si alzavano verso il cielo: ero giunta in una vera città cinese, come ci si può immaginare, piena di gente.

Io mi sono fermata a Kunming solo un paio di giorni e invece di visitare le attrazioni più famose (che in quel momento non sapevo nemmeno ci fossero ma che ho trovato solo più tardi navigando in internet) ho preferito godermi la città e i suoi abitanti semplicemente camminando senza mappa tra le sue strade ed immergendomi in una cultura tanto diversa dalla nostra quando stupenda.

Le immagini che si formano nella mia mente quando ricordo Kunming, sono quelle dei suoi abitanti; quelle dei signori che ballano nel parco o che giocano concentrati a carte seduti su panchine che a noi occidentali sembrano troppo basse, l’allegria di coloro che vedono che mangi qualche pietanza cinese con molto gusto, delle espressioni curiose e divertite di chi incroci per strada. I cinesi sono un popolo meraviglioso