RFI (Rete ferroviaria italiana) si farà carico della realizzazione della nuova stazione di Bolzano, come centro intermodale della mobilità in Sudtirolo. È questa la novità all’interno di una lunga trattativa tra il gruppo che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale, la Provincia autonoma di Bolzano e la Città di Bolzano. “È una grandissima opportunità collaborare con la Provincia di Bolzano: dialoghiamo bene e costruttivamente. Perciò RFI vuole partecipare a questo processo di trasformazione da protagonista” sottolinea l’amministratore delegato di RFI Gianpiero Strisciuglio in una conferenza stampa congiunta tenuta oggi con il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e il Landeshauptmann Arno Kompatscher. “Lo faremo inserendo l’opera nel programma infrastrutturale di RFI, avviando uno sviluppo progettuale concreto e attivando l’iter di finanziamento”. Non solo lo sviluppo di tutta la parte “rail”, composta dai binari, ma anche la realizzazione della stazione ferroviaria e dei servizi connessi. “È per noi un’opera da fare”, conferma l’ad di RFI “e ci impegniamo a rendere disponibile nel primo trimestre del 2024 un progetto di fattibilità dell’areale di Bolzano, elaborato assieme al progetto di fattibilità della circonvallazione di Bolzano. Con questi due progetti costruiremo la fase di sviluppo tecnica ed economica”. I costi, i finanziamenti e le tempistiche saranno chiariti solo a valle della progettazione, in ogni caso “senza fondi PNRR”.

Gianpiero Strisciuglio, ad di RFI: "Entro il primo trimestre del 2024 un progetto di fattibilità dell’Areale".

Il Landeshauptmann ringrazia RFI della collaborazione di questi anni. “Sono iniziati i lavori per la bretella della Val di Riga, a ridosso delle Olimpiadi, sono stati appaltati i lavori della nuova galleria del Virgolo e lavoriamo nel contesto europeo al corridoio del Brennero, con la galleria di base”. Sulla stazione di Bolzano, invece, “eravamo partiti con la visione di una nuova stazione, per liberare aree e riqualificare. C’è il Masterplan Podrecca frutto di una gara europea. E c’era l’ipotesi di un bando con molte incognite ed equilibri da garantire. Perciò si è lavorato a un’altra ipotesi, con un approccio più semplice e che velocizzi, meno esposto a ricorsi per avere meno rischi. Un approccio più semplice per realizzare un grande sogno”.

Renzo Caramaschi, Arno Kompatscher e Gianpiero Strisciuglio: conferenza stampa congiunta a Bolzano.

Niente bando europeo unico, dunque. Per Kompatscher “il valore aggiunto è non inserire tutto nel bando preconfezionato, ma andare avanti a singoli lotti, definendo cioè i contenuti concreti. Riaggiornando secondo le esigenze e stabilendo quante abitazioni ci servono, quali servizi o impianti sportivi. Il tutto ci rende dunque più flessibili, con un intervento pubblico e altri investimenti privati”. È, per il sindaco Renzo Caramaschi, un “no alla gara europea, che dà adito a possibili ricorsi, è preferibile la volontà di RFI di investire su Bolzano. Le ferrovie si fanno carico della progettazione ed esecuzione della stazione, che è punto basilare”. L’obiettivo di Comune, Provincia ed RFI è integrare meglio la stazione nel tessuto urbanistico, favorire lo scambio con altri mezzi di trasporto all’interno di un nuovo centro intermodale provinciale.