“Targhe estere, risolviamo il problema”

Escludere dalle maglie del provvedimento i residenti in Italia che guidano un’auto con targa straniera intestata a un familiare che vive o che lavora all’estero. Ma anche gli imprenditori individuali residenti in Italia che conducono veicoli stranieri, così come il personale di imprese che, nello svolgimento del proprio lavoro, conduce l’auto straniera di un cliente della stessa impresa, risolvendo anche il problema della Croce bianca nella rimozione dei veicoli incidentati. Sono le deroghe chieste dai senatori Svp, assieme al valdostano Albert Laniéce, per risolvere quelli che definiscono “i problemi e disagi” creati nelle zone di confine dal decreto sicurezza, a causa del giro di vite per le auto con targa straniera.
Con il decreto sicurezza sono state introdotte norme troppo restrittive, che stanno generando parecchi disagi in particolare nelle zone di confine. Ora il governo viene impegnato a risolvere i problemi una volta per tutte (Dieter Steger)
L’iniziativa fa riferimento alla normativa promossa dal ministro dell’interno Matteo Salvini, che in tema di codice della strada ha introdotto multe pesanti, fino alla confisca del mezzo, per chi risiede in Italia e guida un’automobile immatricolata all’estero. Un provvedimento pensato per scoraggiare coloro che cercano di eludere il fisco e le imposte come il bollo, ma che secondo i parlamentari del gruppo per le Autonomie sta avendo un impatto negativo nelle zone di confine come Alto Adige e Val d’Aosta. Per questo Dieter Steger e altri senatori hanno proposto le modifiche al testo.
“La commissione affari costituzionali del Senato ha approvato un mio ordine del giorno, sottoscritto anche dai colleghi Julia Unterberger, Meinhard Durnwalder e Albert Laniéce, con cui si impegna il governo ad affrontare una volta per tutte il problema delle automobili con targa straniera”, annuncia Steger, che è anche vicepresidente del gruppo per le Autonomie. “Con il decreto sicurezza - spiega - sono state introdotte norme troppo restrittive, che stanno generando parecchi disagi in particolare nelle zone di confine”.
L’ordine del giorno approvato in commissione al Senato serve per tutelare le categorie che nulla c’entrano con gli abusi legati alle targhe straniere. Ad esempio vanno esclusi i residenti in Italia che guidano un mezzo immatricolato all’estero e che appartiene a un familiare
Nelle scorse settimane, ricorda il parlamentare, il gruppo è riuscito “a risolvere la questione dei lavori stagionali stranieri, con una circolare emessa dal ministero dell’interno che ha chiarito alcuni ambiti d’applicazione della norma”.
Resta da attuare la modifica normativa avanzata “per tutelare tutte le altre categorie che nulla c’entrano con gli abusi o quei comportamenti illegittimi per cui sono introdotte queste norme”. L’ordine del giorno approvato in commissione impegna il governo ad escludere le categorie prima menzionate: i residenti in Italia che guidano un’auto con targa straniera intestata a un familiare che vive o che lavora all’estero, gli imprenditori individuali residenti in Italia che conducono veicoli stranieri, intestati a imprese con sede all’estero e di cui sono gli unici titolari, infine il personale di imprese che, nello svolgimento del proprio lavoro, conduce l’auto straniera di un cliente della stessa impresa. In quest’ultimo caso secondo i proponenti si risolve il problema della Croce bianca, riguardo alla rimozione dei veicoli incidentati, o dei parcheggiatori degli alberghi che non hanno la possibilità di portare in garage le auto degli ospiti stranieri.
“Solleciteremo il governo a intervenire quanto prima - conclude Steger -, perché queste norme hanno creato sui territori come il nostro già troppi problemi e disagi”.