Chronicle | Ambiente

La giusta transizione

Il 24 settembre ci sarà un nuovo Climate Strike e giovani e meno giovani torneranno in piazza per spingere governi e politici ad avere più coraggio.
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Striscione sede Cgil/Agb in via Roma a Bolzano
Foto: Fabio Petrini Cgil-Agb

Il movimento chiede misure concrete per tutelare la Terra ed eliminare le disuguaglianze. L’accordo raggiunto al termine del G20 Ambiente, che ha visto protagonisti i ministri dell’ambiente e dell’energia dei Paesi più grandi del mondo e che ha portato all’approvazione di 58 punti all’ordine del giorno su 60, ha luci ed ombre.

Nessuno ha messo in discussione l’Accordo di Parigi e gli obiettivi fissati nel 2015, ma non c’è stata una condivisione unanime sul comunicato finale. Il documento finale su energia e clima della conferenza, però, non è conclusivo, perché rimanda la discussione e il confronto ad altri due appuntamenti: la Cop26, la Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite in programma dall’1 al 12 novembre a Glasgow, e il G20 di Roma, il vertice dei capi di Stato e di governo, che si terrà il 30 e 31 ottobre prossimi, preceduti dalla PreCOP: la riunione preparatoria alla COP a Milano l’1 e il 2 ottobre.

I punti sui quali non è stato trovato l’accordo sono cruciali: rimanere sotto 1,5 gradi di riscaldamento globale al 2030 ed eliminare il carbone dalla produzione energetica al 2025.

Di sicuro è un passo importante aver concordato che la transizione energetica verso le rinnovabili è uno strumento per la crescita socio-economica inclusiva e veloce e per la creazione di posti di lavoro. deve però avere una ricaduta concreta nei comportamenti delle Nazioni.

Accanto alle mobilitazioni internazionali, nazionali e locali rimane sempre fondamentale anche l’impegno e la coerenza nelle decisioni individuali, ma anche delle organizzazioni, associazioni e istituzioni che sono chiamate ad impegnarsi verso una reale transizione ecologica.

Per questo la Cgil/Agb ha aggiunto ad altri cambiamenti sugli acquisti e sulla sostituzione di distributori di bottiglie d’acqua anche l’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili proveniente al 100% da fonti idroelettriche altoatesine per tutte le proprie sedi.

 

Cristina Masera