Chronicle | E-bike

In Austria e Trentino regole chiare

Gli appassionati delle due ruote considerano l'Alto Adige un paradiso per l'assenza di norme. Con gli interventi dell'Aiut Alpin si arriva a 100 incidenti gravi negli ultimi mesi.
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Foto: Aiut Alpin
  • In Alto Adige, come si è visto, sui sentieri escursionistici l’uso di mountain bike  non è esplicitamente consentito, ma nemmeno vietato. Regna cioè una sorta di deregulation che è un po’ la gioia del settore turistico che sta spingendo a tutta per attirare gli amanti delle due ruote a nord e a sud delle Alpi. Tuttavia, come ad esempio a Monte Cavallo, sopra Vipiteno, i sindaci possono imporre restrizioni se si verificano conflitti tra escursionisti e mountain biker, ma i divieti sono molto rari e a macchia di leopardo. Una situazione che fa dire a Christian Olivo dell’Avs, intervistato dalla Dolomiten, che il territorio provinciale è una sorta di Eldorado per gli amanti bici in montagna. 

    In Austria la regolamentazione che limita l’uso delle mountain bike è piuttosto severa e così in Trentino. Oltrebrennero le biciclette di ogni genere sono vietate perfino su tutti i sentieri forestali ed escursionistici. Fanno eccezione i sentieri appositamente designati per la mountain bike, i cosiddetti “trail” e i sentieri esplicitamente autorizzati per la mountain bike. Inoltre, sui trail  gli impiantisti, come denunciato ieri su SALTO dal Soccorso alpino, sono obbligati ad istituire a loro spese un servizio di soccorso, come del resto avviene in inverno. In Alto Adige la misura non è prevista e non viene quindi applicata da nessuno.

    In Trentino, dieci anni fa, ben prima dell’esplosione dell’uso delle e-bike è stata fatta una legge, poi integrata da due delibere (https://www.dolomeet.com/blog/mountain-bike-in-trentino-la-normativa-di-riferimento) . Si può pedalare solo dove è espressamente consentito e segnalato con questo tipo di cartelli. La scorsa settimana si è aperto un grosso dibattito perché due bikers sono stati multati sul Grostè, ma, comunque, una normativa c’è e gli addetti ai controlli hanno indicazioni chiare. 

    Interrogato in merito alla possibilità di istituire delle regole il Landeshauptmann non ha risposto, e la materia, spiega Daniel Alfreider, dipende dalle ripartizioni Enti locali (che fa capo a Kompatscher, forestale (Walcher) e urbanistica (Brunner). Allo stato attuale non sembra esserci nessuna intenzione di regolamentare la materia. 

    Il tema è tornato di attualità perché due giorni fa un bimbo torinese di sei anni è stato travolto da un ebiker altoatesino di 22 anni a Obereggen. Come già scritto, secondo i dati forniti dall’elisoccorso della Croce Bianca nei mesi di luglio e agosto 2024 si sono registrati ben 38 incidenti ad agosto e 36 a luglio (in mountain bike, ebike e bici da downhill).   

    Oggi sono pervenuti in redazione anche i dati dell’elicottero dell’Aiut Alpin: nel 2024, fino al 5 settembre, la struttura ha effettuato 805 interventi, di cui 35 per incidenti in bici. Di questi circa 25 sono stati effettuati sui sentieri di montagna (downhill, mountain bike e ebike). Vale la pena di ricordare che il centinaio di interventi sui sentieri di  montagna tra Aiut Alpin e Heli si è reso necessario per soccorrere ciclisti con feriti di una certa gravità.