Politics | L'intervista

“Non vogliamo essere strumentalizzati”

Roberto Bizzo (Pd) parla della necessità di aprire al centro e alla lista “Io sto con Bolzano” di Angelo Gennaccaro. Prove generali per una nuova coalizione?

Salto.bz: Gennaccaro, Roberto Bizzo del Pd ha detto recentemente che il suo partito deve aprirsi al centro, in particolare ha citato la sua lista "Io sto con Bolzano", cosa ne pensa? Alle scorse elezioni avevate deciso di non fare alleanze almeno al primo turno, ora senza Spagnolli ci sono più chance di aprire un dialogo con il partito democratico?
Angelo Gennaccaro: All’epoca avevamo messo una specie di veto su quella che era la terza candidatura di Spagnolli, avevamo previsto che l’ex sindaco non sarebbe riuscito a mettere in piedi una maggioranza stabile, ma il Pd ha insistito nel voler puntare su quel candidato e allora ci siamo tirati fuori dai giochi. Oggi per noi la priorità è quella di riuscire a creare una coalizione basata su punti chiari e programmi il più possibile omogenei fra i partner che eventualmente entrerebbero in questa coalizione. Il fatto è che il tempo dei giochi è finito, la politica ha sbagliato e non può permettersi di farlo nuovamente.

C’è una volontà di apertura, quindi, onde evitare anche il rischio di scontare gli ovvi problemi nel tradurre in pratica le vostre ambizioni d’innovazione. 
Sicuramente, siamo disposti a confrontarci con tutti a prescindere dai colori politici. Ma di certo non ci facciamo tirare per la giacca da un’area politica o dall’altra, non vogliamo essere strumentalizzati. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa alle scorse elezioni, sapevamo bene che le possibilità per me di diventare sindaco erano minime, il nostro obiettivo era principalmente quello di dare un segnale di discontinuità con la vecchia politica. Nella nostra lista, del resto, non c’erano politici di professione, l’unico volto conosciuto era il mio, abbiamo coinvolto i giovani con l’idea di superare le logiche partitiche. Un’esperienza che vogliamo salvaguardare.

Nel senso che la strategia futura sarà quella già rodata?
Vogliamo ripartire da questo, sì, anche con l’idea di riproporre uno spazio dove i cittadini possano dire la loro. Non dimentichiamoci che sebbene abbiamo potuto guadagnare un solo seggio alle elezioni, il risultato è stato più che degno, abbiamo realizzato il 3,4% in totale e il 6% in alcuni quartieri. Poi, certo, abbiamo pagato il fatto di non essere dentro una coalizione.

La voglia di cambiare e partecipare è spesso tuttavia intercettata dal Movimento 5 Stelle, vi preoccupa questa competizione?
Bisogna capire che non si può governare da soli. La logica del Movimento 5 stelle è quella di non fare alleanze, ma questo deve valere fino a un certo punto, poi occorre prendersi delle responsabilità. Va detto poi che noi non ci siamo fatti comprare, anche se ci erano stati offerti posti di tutto rispetto, dall’Azienda di soggiorno alla Sasa fino all’ingresso in giunta, ma abbiamo tenuto la barra dritta e abbiamo fatto questa pseudo-esperienza all’opposizione. Un’opposizione che non riusciva a mettersi d’accordo su nulla e che difficilmente avrebbe potuto pensare di governare la città. 

Ha già pensato se si ricandiderà a sindaco?
La lista “Io sto con Bolzano” è rimasta sempre attiva, anche dopo le elezioni, e andremo avanti con il nostro progetto, ma non è detto che sia io il prossimo candidato sindaco. Non dico, come ha fatto la Lega, “squadra che vince non si cambia”, anzi, è giusto mettersi in gioco e allargarsi a nuove prospettive.

A quanto pare il fenomeno delle prossime elezioni saranno le liste civiche, una possibilità che dal centrodestra alla Svp si sta prendendo in seria considerazione, non c’è però il rischio di ritrovarci con ancora più liste di quante se ne erano già presentate a maggio?
Temo che le civiche oggi finiscano per costituire una specie di escamotage per qualcuno. Se le civiche servono per inglobare al loro interno e nascondere vecchi politici di professione allora il senso stesso di queste liste viene a mancare. Un progetto civico deve fungere da aggregatore con l’idea di intercettare davvero le eccellenze della società civile e non fare da trampolino per gli ennesimi personalismi.

Per quanto riguarda il progetto Benko, invece, crede che questo sarà un tema che monopolizzerà il dibattito politico per tutta la prossima campagna elettorale oscurando altre urgenze tematiche?
Mi auguro che la prossima campagna non sia incentrata su Benko, resta il fatto che il Pru di via Alto Adige è una questione da discutere. Se si dovesse decidere di approvarlo prima dell’insediamento del nuovo consiglio comunale, come credo che avverrà visto che dopo che si sarà espressa la Conferenza dei servizi ci saranno 30 giorni di tempo per dare una risposta, sarà meglio per tutti. C'è da auspicare che sia il commissario a decidere in merito così da evitare di nuovo la girandola di polemiche dei vari partiti. Il punto è che se oggi la città è stata commissariata è anche perché non siamo stati in grado di fare scelte chiare e in coerenza con quanto affermato in campagna elettorale, un’ambiguità di cui tutti oggi paghiamo le conseguenze.

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ferdinand tessadri Tue, 10/06/2015 - 23:25

Ma scusate, questo giovanotto ha preso un (1) seggio alle elezioni e sta facendo
la voce grossa come se da lui dipendesse il futuro della città. Finche i cittadini daranno retta a questi discorsi, dubito che Bolzano possa ridiventare quello che era prima che le chiacchere e gli iteressi di parte l' abbiano stretta in una morsa letale.

Tue, 10/06/2015 - 23:25 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Wed, 10/07/2015 - 09:03

Senza nulla di personale contro Gennacaro che dall'articolo pare essere una persona per bene, è più che ridicolo che un partito incentrato su una persona semisconosciuta con un misero 3% entri in consiglio.
Questo è il vero problema di Bolzano.

Wed, 10/07/2015 - 09:03 Permalink