Erasmus: "leggere attentamente le modalità d'uso"

Prima di partire per un'università straniera meglio leggere con attenzione tutti i moduli.
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“L'Erasmus è davvero solo studio e frequentazione di lezioni in un'altra università? O è, come penso (pensavo?), la possibilità di conoscere profondamente un'altra cultura, di imparare una lingua, di incontrare persone, di vivere esperienze? E non sarebbe giusto sostenere gli studenti anche nel periodo della loro integrazione in questo nuovo mondo?”
Thomas Bringhenti, rappresentante degli studenti nel consiglio di facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, è “partito per l'Erasmus” lo scorso ottobre, ma non sembra particolarmente soddisfatto del supporto ricevuto da parte dell'ateneo bolzanino.

Il problema principale riguarda le date di inizio e fine del finanziamento della borsa Erasmus, come ci spiega lui stesso: “sono arrivato a Göttingen il 4 ottobre, in quanto dal 7 all'11 dello stesso mese si sono svolti gli Introduction days, in cui ci e' stata presentata l'Università', i servizi, le facoltà, la città ed abbiamo avuto modo di sbrigare le questioni burocratiche legate al permesso di soggiorno: immatricolazione, apertura di un conto bancario, etc. La partecipazione a questa fase introduttiva era, se non obbligatoria, fortemente consigliata, altrimenti, ognuno si sarebbe dovuto arrangiare a fare tutte queste cose da solo. Il finanziamento della borsa Erasmus della Lub, però, è stato fatto partire solo in tre giorni prima dell'inizio delle lezioni (21 ottobre). Quindi, sono rimaste escluse, due settimane abbondanti di permanenza in Germania e so per certo che altri atenei, tra cui quelli di Torino, Cagliari, Napoli e Bergamo, si mostrano più flessibili e non legano l'avvio del finanziamento alla partenza delle lezioni. Lo stesso discorso vale per la fine della borsa che coincide con l'ultimo esame e non tiene conto dell'attesa dei risultati”.

Dal canto suo, il “Servizio Relazioni internazionali” della Lub, pur dicendosi disponibile ad eventuali miglioramenti del servizio, ha precisato che “è l’Unione Europea a prevedere che con i fondi Erasmus vengano finanziati i periodi di studio effettivamente svolti all’estero. La Lub, nello scegliere il criterio per fissare le date di inizio e fine del periodo di studio all’estero, ha seguito il principio di riconoscere il più possibile i periodi di studio effettivamente svolti all’estero, come è indicato nei moduli richiesti all’inizio del periodo Erasmus, e nel far questo ci siamo basati sull’esempio di molte altre università italiane. Il modulo sopra citato richiede all’Università partner di attestare la data riconosciuta come inizio del periodo e la data riconosciuta come fine del periodo di studio. Nelle note abbiamo spiegato cosa si intende come data di inizio e data di fine periodo Erasmus ai fini del finanziamento della borsa (vedi qui) e queste sono le date che stiamo tenendo in considerazione per tutti gli studenti Erasmus outgoing. Per quel che riguarda il caso specifico, abbiamo sentito l’Università di Göttingen, la quale ci ha informato che la presenza agli Introduction days non era obbligatoria e che non è richiesta la presenza degli studenti dopo la fine degli esami, in quanto è possibile richiedere l’invio del certificato degli esami alla propria università di provenienza. Detto questo, la Libera Università di Bolzano riconosce così tanto l’importanza dell’esperienza Erasmus che sostiene finanziariamente le borse UE con un’integrazione di 130 euro mensili”.

Bringhenti (e non solo lui) lamenta, però, che: "informazioni come quelle relative all'avvio e alla chiusura della borsa, non possono essere messe come nota a piè di pagina di uno dei mille documenti che abbiamo dovuto firmare, occorre essere più chiari per evitare incomprensioni. Credo che sarebbe quantomeno auspicabile approfondire la questione per il futuro e capire se davvero sia impossibile sostenere gli studenti anche nel periodo precedente l'inizio delle lezioni, come attualmente viene fatto dalla maggior parte delle università italiane. Una simile disparità di trattamento non giova a nessuno”.
Insomma, chi volesse partire per l'Erasmus si legga attentamente “le modalità d'uso” per evitare spiacevoli inconvenienti.