Politics | Comuni

Sì a doppia indennità sindaci e no alle quote rosa

La nuova legge sugli enti locali è stata approvata ieri dal Consiglio regionale. Ritirato l’emendamento che voleva ridurre il numero di consiglieri comunali di Bolzano.

Il Consiglio Regionale ieri ha dato il via alla nuova legge sui comuni. L’appuntamento era molto atteso soprattutto per quanto riguarda la proposta SVP di ridurre il numero dei consiglieri comunali nei due centri principali di Bolzano e Merano. La cosa non è andata in porto perché l’emendamento alla fine è stato ritirato dal primo firmatario, il consigliere SVP Dieter Steger

L’attenzione si è allora spostata su altre due questioni che hanno suscitato un acceso dibattito. 

Le opposizioni in particolare si sono scagliate contro l’emendamento, approvato in consiglio regionale, che prevede in Alto Adige la doppia indennità per i sindaci che guidano anche i comprensori. La norma è stata intesa dalle opposizioni come un favore diretto alla SVP ed un pessimo segnale nei confronti dei cittadini dopo lo scandalo delle pensioni d’oro. Contro l’emendamento in particolare ha tuonato il consigliere regionale di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì: “si tratta di una reintroduzione del privilegio a soli pochi mesi da quando esso venne cancellato”. Per Urzì: “le pressioni sulla Svp da parte dei diretti interessati sono state più forti del buon senso ed il Pd ha accettato di dare la mano che la Svp”.

Il secondo tema a tenere banco ieri in consiglio regionale è stato quello delle quote rosa. Un emendamento dei Verdi chiedeva, anche per le elezioni comunali, l’introduzione del meccanismo per cui, se ci sono preferenze da esprimere, queste devono necessariamente considerare entrambi i sessi. L’emendamento è stato bocciato e la consigliera verde Brigitte Foppa che l’aveva proposto ci è rimasta malissimo.

"Mi hanno dato della fascista, della comunista, della anticostituzionalista e della piagnona, per aver proposto la doppia preferenza di genere per i comuni dell'Alto Adige, applicando una legge dello Stato. La mia vita politica è lastricata di successi, non c'è che dire."

Sul fatto poi di essere stata definita comunista la consigliera Foppa ha aggiunto, commentando in facebook : “è una legge dello stato, fatta dalla ministra Lorenzin, che lo prevede, ccco perché è ancora più buffo il fatto che mi danno della comunista”.

Il consiglio regionale ha anche bocciato la proposta, sempre dei Verdi, di introdurre il bilancio partecipativo nei comuni

Plaude invece il Movimento 5 Stelle, per l’emendamento - approvato - che rafforza gli strumenti di democrazia diretta in mano ai comuni della Regione Trentino Alto Adige

Ecco i nuovi strumenti introdotti. 
1) referendum confermativo per le modifiche allo statuto comunale, senza quorum;
2) referendum popolare con l’abbassamento delle firme necessarie alla sua indizione - nei comuni maggiori - dal 10 al 5% e con l’estensione a 180 dei giorni a disposizione per raccoglierle; con, inoltre, l'introduzione di soglie massime per il quorum di partecipazione fissate al 30% nei piccoli comuni e al 25% in quelli maggiori (sopra i 5mila abitanti);
3) obbligo di invio agli aventi diritto al voto di un opuscolo informativo per spiegare adeguatamente il tema oggetto di referendum, redatto da una commissione neutra.