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Alla scoperta della Building Simulation

Andrea Gasparella, professore di Fisica Tecnica Ambientale e Ingegneria dell’Energia all’unibz, spiega il futuro della simulazione degli edifici e le sue potenzialità.
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Gasparella Andrea
Foto: unibz

Cosa significa esattamente Building Simulation? Quali sono gli obiettivi della BSA?

La simulazione di un edificio è la rappresentazione del suo comportamento attraverso un modello matematico, in grado di riprodurne le prestazioni nel tempo. Building Simulation Application (BSA) è una conferenza di esperti della simulazione, organizzata dalla sezione italiana della International Building Performance Simulation Association, una organizzazione che conta circa 4000 iscritti in tutto il mondo. Nonostante l’organizzazione locale, BSA non attrae solamente esperti e ricercatori italiani ma anche da molti paesi europei ed extraeuropei. Alla sua terza edizione, si tiene ogni due anni a Bolzano, presso la Libera Università, che ne cura l’organizzazione.

 

Perché la Building Simulation è così importante?

La simulazione degli edifici è estremamente importante, perché consente di valutare ancora dalla fase progettuale l’impatto delle scelte, la compatibilità di diverse tecnologie, la percorribilità tecnico-economica delle soluzioni esaminate. Non si limita a valutare gli aspetti energetici, ma anche quelli legati alla qualità dell’ambiente, in particolare al comfort degli occupanti, consentendo di massimizzare le prestazioni complessive e non solamente l’efficienza energetica. Si presta a ottimizzare i progetti di nuovi edifici, ma anche quelli di riqualificazione degli edifici esistenti. Può persino essere impiegata in fase di gestione dell’edificio, permettendo ad esempio la definizione e l’adozione di strategie di gestione e di controllo basate sulla previsione meteorologica di breve e brevissimo termine.

 

Che tipo di target è quello a cui si rivolge la BSA?

BSA è rivolta in primo luogo agli esperti e ai ricercatori che usano e sviluppano strumenti di simulazione. Tuttavia, visto che la simulazione è uno strumento applicativo, il confronto con la pratica e con i professionisti è fondamentale, sia per recepirne le esigenze, sia per accompagnarli nell’uso. A tale proposito nell’ultimo pomeriggio, v10 febbraio, la conferenza ospiterà un workshop a cui sono invitati i progettisti e gli studi professionali, nel quale saranno presentate diverse applicazioni ed esperienze di simulazione nella pratica professionale, e si discuterà delle prospettive della simulazione alla luce delle possibili sinergie con il nuovo approccio alla progettazione del Building Information Modelling (BIM).

 

In quale contesto comune si muovono Building Simulation e CasaClima?

Se per KlimaHaus intendiamo non solamente il protocollo di certificazione energetica promosso dall’Agenzia omonima, ma la filosofia stessa che lo ispira, tesa a realizzare edifici ad alta efficienza, sostenibili e al tempo stesso confortevoli, la progettazione e la gestione attraverso la simulazione delle prestazioni sta diventando sempre più una necessità. Da questo punto di vista la simulazione, pur comportando dei costi in termini economici e di tempo, rappresenta uno dei mezzi fondamentali per la realizzazione di una edilizia ad elevate prestazioni a costi ragionevoli e con un elevato grado di accuratezza. Uno strumento da cui non si può più prescindere e che deve entrare nel patrimonio delle conoscenze dei professionisti del settore.

 

In che modo la Building Simulation partecipa alla costruzione di un futuro più verde?

Si può dire che una parte significativa della simulazione sia nata proprio sotto la spinta dell’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici. Le fonti rinnovabili, caratterizzate spesso da una grande disponibilità ma da una marcata discontinuità e variabilità, richiedono la conoscenza del comportamento dell’edificio ora per ora, istante per istante. Pertanto nel progettare edifici che integrino soluzioni di sfruttamento delle fonti rinnovabili, è indispensabile disporre di strumenti di valutazione dettagliata e dinamica, in grado di rappresentare il comportamento nella sua evoluzione: in poche parole è indispensabile servirsi della simulazione.

 

Quali fattori devono essere considerati nella simulazione?

Le informazioni richieste dalla simulazione possono sembrare notevolmente più numerose e dettagliate di quelle necessarie per un calcolo semplificato, al punto da scoraggiarne l’uso o, peggio, dall’indurre l’adozione di valori approssimati che poi producono risultati non affidabili. Tuttavia, il livello di dettaglio richiesto non è maggiore di quanto sia necessario per un buon progetto. Da questo punto di vista la buona simulazione e la buona progettazione richiedono la consapevolezza di dover riflettere e anticipare molte delle scelte che spesso attualmente sono lasciate al cantiere. Una piccola rivoluzione per molti aspetti, ma una necessità se si vogliono cogliere e vincere le sfide dei nostri tempi per il settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica.

 

Come si è evoluta la ricerca nell’ambito della BSA negli ultimi anni? Che novità ci sono nel mercato della simulazione?

La ricerca nel campo della simulazione degli edifici ha assunto una valenza duplice. Da un lato i ricercatori che si occupano di efficienza energetica e di qualità dell’ambiente costruito hanno utilizzato e sviluppato strumenti di simulazione per sopperire all’impossibilità o alla difficoltà di portare un oggetto complesso come un edificio in laboratorio. La simulazione diventa quindi un ambiente di sperimentazione virtuale. Dall’altro lato, grazie a questo sforzo, sono oggi disponibili numerosi strumenti di simulazione in grado di valutare le prestazioni termiche, illuminotecniche, acustiche e di comfort degli edifici, che possono essere alla portata dei progettisti. Questo anche grazie ad una gamma di applicativi che fungono da interfaccia tra i comuni strumenti di progettazione e la simulazione, o che possono essere utilizzati per ottimizzare il progetto valutando grazie alla simulazione, decine e decine di soluzioni realizzative diverse.

 

Qual è il futuro della Building Simulation? Quanto riuscirà ad affermarsi nel circuito mainstream?

Il futuro della simulazione è il futuro del settore dell’edilizia ad alte prestazioni. Le due cose non possono procedere separatamente. Tanto più si spingerà sulle prestazioni degli edifici, tanto meno si potrà prescindere dalla simulazione. Tuttavia affinché ciò possa avvenire, è necessario da un lato che gli strumenti di simulazione si integrino o si interfaccino con quelli utilizzati nella progettazione e dall’altro che i professionisti acquisiscano una formazione specifica, a partire dalle aule universitarie, come avviene presso la Libera Università di Bolzano, ad esempio nella laurea magistrale in Ingegneria Energetica, nel master Building, Energy and Environment in collaborazione con l’Agenzia Casaclima e nel dottorato di ricerca Sustainable Energy and Technology.

 

La conferenza sulla BSA inizierà domani, 8 febbraio, e durerà fino a venerdì 10. Che cosa si aspetta da questo appuntamento?

Mi aspetto che le giornate servano a fare il punto sulla ricerca e sull’applicazione della simulazione in Italia e a livello internazionale. L’occasione è anche proficua per rafforzare e sviluppare il network della ricerca, collocando Bolzano e unibz per tre giorni sotto i riflettori, ancora una volta con un ruolo di testimonial dell’efficienza energetica e della qualità del costruire e con una responsabilità specifica per il trasferimento delle tematiche analizzate alla pratica professionale e imprenditoriale.