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Come rilanciare la sanità altoatesina

Approvato il progetto di riforma della struttura organizzativa dei servizi sanitari altoatesini. Stocker: “Risultato possibile grazie a un ampia partecipazione”.
Kompatscher-Stocker
Foto: Salto.bz

Una sanità più organizzata, è questo l'obiettivo cardine del piano “Alto Adige 2020”. Un passo in avanti, in questo senso, è stato compiuto oggi (7 febbraio) con l’approvazione, da parte della giunta provinciale, dei due disegni di legge di riforma della legge provinciale 7/2001. “Si tratta di un risultato frutto di un ampio processo partecipativo, che nei mesi scorsi ha visto coinvolti tutti i gruppi di interesse del settore sanitario, della politica e della società civile, è stato un parto difficile ma che si è concluso rapidamente, ora bisogna concentrarsi sul 'nuovo nato'”, commenta con soddisfazione l’assessora alla sanità Martha Stocker. Spetterà ora alla IV commissione legislativa del consiglio provinciale, e poi al plenum, esaminare i ddl, uno che ridisegna la struttura dell’Azienda sanitaria locale e l’altro che modifica la legge 7.

Parola d’ordine: Partecipazione

La missione: unificare i processi, snellire l’organizzazione e fare rete fra i servizi sanitari, garantire un moderno management collegiale e coordinato. L’idea, contenuta nella riforma, è quella di ripartire i diversi compiti: la politica indica le linee di indirizzo e fissa il budget, l’Amministrazione provinciale è responsabile di governance e controllo, l’Azienda sanitaria si occupa della gestione e attuazione operativa attraverso una Direzione aziendale e un Consiglio gestionale. Le principali decisioni strategiche verranno prese con il supporto di tutte le figure professionali, spiega Stocker, nello specifico saranno coinvolti Direzione aziendale (Direttore generale, Direttore sanitario, Direttore tecnico-assistenziale e Direttore amministrativo), nel Consiglio gestionale che guida il processo sono inseriti anche i Direttori dei 4 comprensori sanitari (Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico) e l’unità organizzativa per il governo clinico, competente in particolare del coordinamento a livello provinciale dell’assistenza ospedaliera secondo i principi del piano sanitario provinciale e dei profili delle prestazioni dei nosocomi altoatesini.

Nuovo punto di forza

A dare maggiore incisività nel comparto sarà il neoistituito Collegio per il governo clinico, organismo specialistico consultivo composto da rappresentanti dei diversi profili professionali della sanità in Azienda, che si affianca al preesistente Consiglio dei sanitari quale supporto del Consiglio gestionale. Oltre al coinvolgimento degli esperti negli organismi aziendali, i responsabili politici e le rappresentanze delle organizzazioni dei pazienti hanno ora la possibilità di partecipare al Comitato provinciale per la programmazione sanitaria e alla Conferenza dei Presidenti delle Comunità comprensoriali. Ulteriori proposte raccolte attraverso numerosi incontri avuti sul territorio, puntualizza Stocker, hanno completato la bozza di riforma.