Society | Il bilancio

450 milioni per le politiche sociali

Per Martha Stocker ”nel prossimo futuro la carenza di forza lavoro potrà essere gestita solo integrando e occupando persone immigrate”.

stocker.bizzotto.critelli.jpg
Foto: Provincia Autonoma di Bolzano

Stabile il numero dei posti letto per gli anziani non autosufficienti e di quelli assistiti a domicilio, leggero calo dell’investimento per l'assistenza ai disabili, calo degli utenti dell’assistenza pedagogica di base, stabile la dimensione dei servizi rivolti alle persone che soffrono di malattie psichiche e dipendenze

Questo il trend segnalato dall’assessora provinciale competente che per l’occasione si è fatta affiancare dai suoi due bracci destri nel settore, ovverosia il direttore di ripartizione Luca Critelli e il direttore dell’Agenzia per lo Sviluppo Economico Eugenio Bizzotto

Per quanto riguarda la mole dei contributi erogati Stocker ha comunicato che nel 2016 sono stati spesi 56,6 milioni di euro e che per quanto riguarda il cosiddetto reddito sociale minimo lo scorso anno si è confermato il trend del 2015 relativo ad un calo sia dell’importo complessivo che del numero di utenti. “Segno della ripresa economica in atto a livello provinciale”, ha dichiarato l’assessora.

Il trend in calo non riguarda però le spese di contributo per affitti e costi abitativi che nel 2016 sono invece aumentate del 9,5% rispetto al 2015, raggiungendo i 43 milioni di euro. “Il 20% delle delle persone che ricevono il contributo sono disoccupate”, ha precisato in merito il direttore dell’ASSE Eugenio Bizzotto.

L’assessora provinciale alle Politiche Sociali, presentando i dati 2016, ha voluto anche pronunciare parole molto chiare per quando riguarda le prospettive future a proposito dello “squilibrio esistente tra coloro che sono attivi e la popolazione fuori dal mercato del lavoro”. 

“Una parte di questo squilibrio non potrà più essere coperta solamente dalle nuove generazioni e dovrà essere gestita con misure mirate nel campo dell’integrazione dell’occupazione di persone immigrate.”

A margine della presentazione del dati 2016 è stato anche comunicato che lo corso anno ha visto un significativo aumento degli occupati a tempo pieno nel settore delle prestazioni sociali in Alto Adige. Nel 2016 gli occupati a tempo pieno sono risultati essere 6491, di cui l'85% donne. La maggior parte degli operatori (il 59%) risulta essere occupata nel settore degli anziani

Il 2016 ha visto anche un significativo Incremento del numero dei Servizi di informazione e consulenza (oggi sono 25) creati presso i Distretti socio-sanitari e dedicati alle famiglie che assistono congiunti non autosufficienti.