Non c’è solo il Covid

La questione della mancata copertura da parte dell’Inail dei settori che - se il ddl provinciale sulla fase 2 sarà approvato - anticiperanno la riapertura continua a tenere banco, ma la ripartenza non deve ruotare solo attorno all’emergenza Covid-19. È l’opinione di Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige, il quale fa notare che “nel campo della sicurezza sul lavoro sono numerosi gli adempimenti da rispettare per evitare che, anziché di virus, si muoia di incidenti di altro genere”.
Attenzione ad analizzare correttamente i dati trimestrali dell’Inail, avverte Corrarati. Nei primi tre mesi del 2020 ci sono state complessivamente 130.905 denunce di infortunio, il 16,93% in meno rispetto al primo trimestre del 2019. Le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-marzo 2020 sono state 166, a fronte delle 212 denunce rilevate nell’analogo periodo del 2019 (-21,70%). In Alto Adige si è passati da 3.894 a 3.202 infortuni (-17,75%), in Trentino da 2.019 a 1.910 (-5,40%). Considerando gli incidenti mortali, in Alto Adige sono scesi da 4 a 1 (-75%), in Trentino da 2 a 1 (-50%). In calo anche le malattie professionali (a Bolzano scendono da 45 a 27, a Trento da 113 a 68).
“Dati sicuramente positivi legati anche al fatto che già a fine febbraio alcune attività sono state fermate e marzo c’è stato il lockdown - sottolinea Corrarati -. Adesso, però, dopo due mesi in cui l’attenzione di tutti è rivolta all’emergenza Covid-19, anche perché molte aziende erano chiuse, occorre resettare il sistema e affrontare la ripartenza con la consapevolezza che mascherina, distanze, guanti e disinfettante possono fermare il virus, ma non tutti gli altri infortuni sul lavoro. La nuova e diversa normalità con la quale ci apprestiamo a convivere deve contenere anche i paradigmi della precedente normalità, quindi con la dovuta attenzione a tutti i rischi di infortunio sul lavoro e alle azioni necessarie per la prevenzione e la formazione”.
Occorre resettare il sistema e affrontare la ripartenza con la consapevolezza che mascherina, distanze, guanti e disinfettante possono fermare il virus, ma non tutti gli altri infortuni sul lavoro
Secondo il presidente regionale di CNA è dunque fondamentale “mettere a disposizione di imprenditori e collaboratori strumenti nuovi, come la formazione a distanza per la parte teorica, perché al momento le norme non consentono assembramenti e questa limitazione potrebbe far abbassare l’attenzione su formazione e informazione. CNA metterà in campo una piattaforma per formazioni a distanza anche attraverso videoconferenze per permettere alle aziende di tenere alta l’attenzione sul tema complessivo della salute e della sicurezza nei luoghi lavoro”.
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