Culture | Viaggio in Cina

Shangri-La

ai piedi dell'Himalaya
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Case tibetane sulla strada per Shangri-La
Foto: Giulia Pedron © Tutti diritti riservati

Shangri-La -più correttamente bisognerebbe chiamarla Zhongdian e dopo spiegherò perché invece viene chiamata Shangri La- è la capitale della prefettura autonoma tibetana di Diqing nella provincia dello Yunnan. In lingua tibetana, significa "terra di sacralità e pace”.

Grazie ai tibetani stessi, che stanno combattendo una silente battaglia per mantenere un po’ della loro cultura millenaria in vita, Shangri-La ha mantenuto un carattere mistico e seducente e la cordialità dei tibetani mostra una sorta di gratitudine nei confronti di chi decide di arrivare fino qui da lontano.

Raggiungere la città infatti non è così semplice, non ci sono voli diretti dall’Europa e quindi se si vuole arrivare per via aerea bisogna prendere un volo interno. Il piccolo aeroporto locale è servito solo da città nazionali, da Kunming, Pechino, Shanghai, Chongqing, Chengdu, Xi’An, Guangzhou, Xishuangbanna e Lhasa. Altrimenti bisogna arrivare via terra, cosa che in ogni caso, tempo permettendo, consiglio. Si può raggiungere in treno Lijiang, da lì recarsi verso l''autostazione dove circa ogni ora parte un autobus. Più o meno 5 ore di viaggio su strade in buone condizioni con paesaggi bucolici e montani.

Percorrere per via terrestre la strada che porta a Shangri La, permette infatti ai viaggiatori di immergersi gradualmente in una Cina diversa. La case iniziano a cambiare forma, riprendendo i motivi, i colori e le decorazioni geometriche tipiche dell’architettura tibetana. Il paesaggio diventa man mano più simile alla steppa dove gli yak lontani sembrano piccole macchioline di colore nero. Si inizia a salire sempre di più ma si è troppo concentrati a vederele immagini che passano dal finestrio per accorgersene, intorno è meraviglioso.

Shangri La è arroccata sulle pendici dell’Himalaya a oltre 3.000 mt di altitudine. Questa “terra sacra” si trova sulla punta più a nord della multietnica regione dello Yunnan e rappresenta un crocevia di popoli dal folklore straordinario nonché la porta d’accesso al Tibet.

Per capire l’origine del nome bisogna andare indietro di molti anni, fino al 1973 e all’uscita del film “Lost Horizon” (Orizzonte Perduto) del regista Frank Capra.

In questo film veniva narrata la storia di una città perfetta, appunto chiamata Shanghai La, che si trovava in una posizione sicura, protetta dall’imponente catena dell’Himalaya e dove la gente viveva in armonia, al riparo dall’avidità e dall’egoismo moderno.

Nel blog www.saporedicina.com/ , che consiglio a tutti coloro che sono interessati alla Cina, i ragazzi che lo gestiscono hanno spiegato benissimo cosa sia successo dopo l’uscita del film.

“Il fascino misterioso di questa località che per lungo tempo in diversi hanno cercato di rintracciare nelle zone remote della Cina, è oggi stata diffusamente regalata alla Zhongdian dello Yunnan (sebbene ancora altri tentino di imporsi).

[…] Tale è stato l’impegno nello volersi appropriare di questa identità, che lo stesso nome di Zhongdian (中甸) ormai è quasi desueto, sostituito da un “altisonante” Xianggelila (香格里拉) che non è altro che la traslitterazione di Shangri-la.

Sebbene il libro di Hilton risalga agli anni Trenta, la città si è appioppata l’appellativo solo all’inizio del Duemila, dopo varie vicende, nel tentativo di spartirsi una parte del fervido turismo che è arrivato a Lijiang negli anni recenti”

Fortunatamente, Shangri La non è diventata ancora così turistica come Lijiang e speriamo che la sua posizione più “scomoda” da raggiungere la preservi dalle flotte di turisti che si impadroniscono di alcune città vicine dello Yunnan.

Io consiglio di visitare questa tranquilla cittadina a chi vuole conoscere l’atmosfera tibetana, a chi è affascinato dagli usi e costumi del suo popolo e a chi vuole scoprire una terra più selvaggia.

Da qui è inoltre è possibile raggiungere luoghi esclusi dal turismo di massa così come meravigliosi parchi Nazionali, come la riserva naturale di Yading, della quale vi parlerò nel prossimo articolo.