Margheri: “Ripristinare la legalità”
L'iscrizione del vecchio consiglio di amministrazione della Sel sul registro degli indagati a causa di una presunta evasione fiscale di 232 milioni di euro in riferimento al bilancio 2010 sta agitando l'Alto Adige. In gioco le future scelte riguardanti la politica energetica, un settore strategico decisivo per il benessere economico e sociale della provincia. Il Consigliere comunale Guido Margheri (per ironia della sorte appartenente al partito che adotta la stessa sigla della Società elettrica) scrive in una nota che “lo scandalo energia non era causato solo dal comportamento sbagliato di poche mele marce, ma dall'assetto complessivo del settore dovuto alle politiche provinciali”. Per questo motivo, prosegue Margheri, “il ripristino della legalità, e il superamento dei conflitti di interesse con una nuova legislazione che veda protagonisti i comuni, sono le condizioni necessarie per potere evitare di mettere a rischio le competenze territoriali in materia e 400 posti di lavoro”.