Politics | Pensioni d'oro

“Non restituiremo nulla”

Vitalizi - Gli Altmandatare diffidano la Regione: “Che non ci sia nessun recupero forzoso di quanto incassato”.

A prendere la parola ieri è stato il portavoce dell’associazione e cioè il l’ex consigliere regionale di centrodestra Claudio Taverna, in risposta ad una nuova iniziativa della Regione volta a procedere quanto prima al ‘recupero coattivo’ degli anticipi erogati

Nella nota inviata da Claudio Taverna ai giornali il messaggio degli ex consiglieri regionali 'ribelli' è espresso in maniera forte e chiara.

“Laddove il recupero forzoso dovesse comunque essere attivato i singoli ex consiglieri interessati proporranno rituale opposizione”

L’Associazione degli ex consiglieri regionali ricorda inoltre che i singoli consiglieri avevano già avvisato il Consiglio regionale delle presunta impraticabilità giuridica nel procedere attraverso una ‘ingiunzione fiscale’ veicolata da Trentino Riscossioni
Per gli ex consiglieri “l'ipotesi di procedere al recupero forzoso delle somme oggetto di contenzioso è la dimostrazione della impossibilità, da parte della Regione e del Consiglio, di dare attuazione alle leggi approvate in materia, i cui principi generali sono stati già oggetto di dichiarazioni di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale”. 

La Regione come procederà?
Il presidente della Regione Ugo Rossi ha fatto sapere che nei prossimi giorni lui e la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo invieranno agli ex consiglieri una lettera, per invitare coloro che ancora non hanno restituito gli anticipi del vitalizio ricevuto ma non dovuto in base al ricalcolo al ribasso effettuato con la riforma approvata ormai un anno fa, a ritornare quanto dovuto nelle casse della Regione
Rossi ha precisato che si tratterà di un’ultimo tentativo di indurre gli irriducibili a fare un passo indietro

“Sarà una ultima chiamata, sperando che ci sia un ripensamento o una conversione" da parte di qualcuno, altrimenti a settembre daremo disposizione a Trentino Riscossioni di procedere con le azioni coattive.”

Non solo. Rossi ha già fatto sapere che "dopo le vacanze, a settembre-ottobre, giunta e consiglio regionale diventate socie di Trentino Riscossione, daranno disposizione alla società di procedere con i pignoramenti nei confronti degli ex consiglieri ai quali l'estate non avrà portato consiglio e che si ostineranno a resistere (molti tramite i ricorsi già presentati) alle richieste di restituzione della Regione".

La battaglia che si prospetta, dunque, è tutta incentrata sulla illegittimità o meno dell’ingiunzione e dell’eventuale procedura di pignoramento. Nelle ultime ore la Regione ha deciso di ripartire in quarta, supportata da un parere legale chiesto da Rossi d’intesa con il vicepresidente della Regione Arno Kompatscher. 

Si prospetta, dunque, un nuovo autunno caldo sul fronte del confronto tra la vecchia e la nuova generazione della politica regionale.