Environment | Progetto Life Ursus

"Posizioni sterili e disinformate"

Il Parco Naturale Adamello Brenta risponde al Comitato Andrea Papi e sollecita a consultare i dati precisi sul progetto Life Ursus: "Ci siano proposte, non proteste".
Orso bruno, Trentino
Foto: Robert Balog/pixabay

Hanno destato sconcerto le dichiarazioni rilasciate a un giornale locale dal Comitato Andrea Papi negli ambienti del Parco Naturale Adamello Brenta, che oggi decide di rispondere a mezzo stampa. Sterili, imprecise e disinformate. Non usa mezzi termini la direzione del Parco per definire le insinuazioni in merito al progetto Life Ursus, avviato nel 1996 e conclusosi nel 2004, definito come il “più ambizioso intervento di conservazione attiva della fauna mai tentato in Italia” attraverso il rilascio di dieci esemplari di orso bruno provenienti dalla Slovenia in Trentino.

In questo contesto, il Parco Naturale Adamello Brenta, sottolineando la propria volontà conciliare la conservazione della natura e il rispetto prioritario degli abitanti del Trentino, si rivolge al Comitato Andrea Papi con la richiesta di unire gli sforzi per affrontare la questione dell’orso in maniera pacata e scientificamente corretta "senza personalismi e dietrologie" e invitando i componenti alla lettura delle pubblicazioni disponibili per risolvere ogni dubbio in merito. Tra queste, il libro Parco Documenti n. 18, pubblicato nel 2010, assieme allo Studio di Fattibilità di Life Ursus, che contiene un sondaggio demoscopico effettuato per valutare la posizione della popolazione locale sulla reintroduzione dell’orso. Un campione casuale di 1.512 interviste telefoniche, ricorda il Parco, aveva infatti dimostrato che, di fronte all’informazione che al momento dell’intervista solo 4-6 orsi occupavano l’area del Parco Naturale, il 65% degli intervistati era a favore di un aumento della popolazione di orsi, mentre il 24% stimava il numero di animali da preservare tale e quale, e il 5% si è espresso in beneficio di un’ulteriore decrescita. Sebbene il 50% degli interrogati abbia manifestato la preoccupazione che il rilascio di nuovi orsi potrebbe creare problemi alle popolazioni locali, quasi l’intero campione di intervistati, ovvero il 95%, riteneva necessarie azioni dirette per salvare gli orsi del Parco Naturale Adamello Brenta dall’estinzione.

Orso
Grande polemica: Negli ultimi anni, la convivenza tra orso e uomo si è fatta complicata

 

In considerazione degli ultimi sviluppi del progetto Life Ursus, il Parco Naturale condivide la difficoltà della situazione attuale e l’esigenza di revisionare il programma da un punto di vista scientifico e gestionale ma, ribadisce, "non è disponibile a farsi trascinare in una sterile polemica innescata per ragioni e con strumenti che non sembrano avere molto a che fare con la ricerca disinteressata della verità". Attualmente, avvalendosi delle informazioni sul progetto disponibili anche online, l’obiettivo prioritario è la collaborazione per uno sviluppo di soluzioni di breve e lungo periodo, in modo da garantire una gestione appropriata della convivenza tra orso e uomo.

"Nel frattempo - conclude la nota - il Parco proseguirà ad impegnarsi come sempre nella conservazione della natura e nelle attività di educazione ambientale che gli sono proprie, nel rispetto prioritario delle genti che abitano nelle proprie valli e nello sviluppare soluzioni di breve, medio e lungo periodo: nessuna protesta solo proposte".