Society | Violenza e Sicurezza

Della Violenza e la Sicurezza

Della violenza e la perdita del senso di sicurezza nelle città altoatesine
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Foto: (c)Pixabay

Sarebbe un’utopia pensare che una stretta relazione tra violenza e perdita di sicurezza possa offrire una soluzione definitiva ad un problema tanto antico quanto la storia stessa. Ciò nondimeno, si tenta di fornire un valido approccio per migliorare la situazione. La violenza e la sicurezza nelle città sono diventate un tema sociale e politico attraverso avvenimenti che hanno avuto un impatto sui media. Soprattutto con gli avvenimenti a Merano, la società e la politica sono diventate sempre più consapevoli dell’argomento. Ci rimane impressa l’aggressione al proprietario del Cafè Darling, in Piazza della Rena o l’aggressione ad un infermiere al pronto soccorso di Merano. L’attuale hotspot di Merano sembra situato in piazza Teatro, dove si verificano sempre più eventi che si sospettano piuttosto in vicoli oscuri.

La popolazione è giustamente preoccupata per la sicurezza nelle città. Molti cittadini chiedono azioni penali rigorose per gli aggressori e una sorveglianza video coerente per prevenire aggressioni ed eccessi di violenza.

 

Origine del problema

Qual è il motivo del successivo aumento della violenza? Come prima cosa, negli ultimi dieci anni non si è registrato un aumento della criminalità violenta a livello europeo[1][2]. Questa circostanza è però in conflitto con la percezione sociale, poiché in passato città "sicure" come Merano hanno probabilmente vissuto uno sviluppo negativo (lasciando da parte la causa Ferdinand Gamper). Inoltre, il modo in cui l'informazione viene distribuita oggi attraverso i social media è diversa da quella che era anni fa.

Tuttavia la ricerca dell'origine della violenza è essenziale. Questa si trova da un lato nella propensione alla violenza e dall'altro nel consumo eccessivo di alcol o droghe. Un problema importante, profondamente radicato in diversi strati della popolazione, sono la rabbia, l'aggressività e una visione desensibilizzata della violenza. Troppo spesso la violenza serve come sfogo di emozioni. Non solo in pubblico, ma soprattutto a porte chiuse[3].

Il primo riflesso - l'ora dei populisti

Dopo un episodio di violenza pubblica, la popolazione reagisce di solito con uno shock e chiede giustamente un miglioramento della situazione. Questo deve essere fatto immediatamente, perché una città non sicura è del tutto inaccettabile. Cosí si riscontra il pericolo di soccombere a modelli di comportamento populisti. I populisti usano l'insicurezza esistente nella popolazione come catalizzatore e la trasformano in paura attraverso informazioni superficiali per ottenere voti con richieste semplici e veloci. La presenza della polizia, la videosorveglianza e le forze dell'ordine sono richieste in modo riflessivo per tenere sotto controllo la violenza e trasmettere alla popola un rapido senso di soddisfazione. Tuttavia, si pone la questione fondamentale dell'adeguatezza di tali misure.

 

Deus ex machina o trasferimento del problema?

 Installando telecamere e aumentando la presenza della polizia, la sicurezza di queste aree può essere migliorata. Tuttavia, il problema in sé non è risolto, poiché le emozioni e le opinioni degli aggressori non svaniscono. Non c'è quindi una soluzione fondamentale del problema, ma piuttosto uno spostamento del problema. La presenza della polizia e la videosorveglianza sono utili solo per la sicurezza in quelle zone e non sono quindi il deus ex machina sperato, cioè la soluzione improvvisa e inaspettata a tutti questi problemi. Queste sono profondamente radicate negli strati della popolazione e negli individui stessi.

Se la violenza non può più essere perpetrata sulla Piazza Teatro a Merano, si troverà un'altra zona. Ci sarà sempre un vicolo buio o un cortile. Ma in ogni caso la violenza si sposterà dietro le porte degli appartamenti. Soprattutto le donne in particolare sono vittime di violenza domestica. Con misure incomplete, come l'installazione di sole telecamere e una maggiore presenza della polizia, la situazione, lí, può peggiorare. L'autore dell’aggressione commessa contro un gestore di un bar a Merano nell'estate 2019 è stato identificato dalle telecamere, ma l'atto in sé non è stato impedito. Probabilmente si pone anche il dubbio se gli aggressori ubriachi con un corrispondente potenziale di violenza possano essere disturbati dalle telecamere.

Le azioni penali

Il diritto penale è inteso a tutelare la convivenza pacifica dei cittadini e a garantire la giustizia. Un problema rilevante a livello europeo è rappresentato dal fatto che le azioni penali sono parzialmente indentificate. Alcuni reati non vengono puniti per sovraccarico degli organi competenti, il che dovrebbe dare impulso ai colpevoli. Se le forze dell’ordine trasferiscono i presunti colpevoli, i loro sentimenti di sicurezza sono compromessi, ma essi vengono rilasciati dopo un breve periodo di tempo. Inoltre, il reinserimento dei criminali è più che esiguo, il che grava pesantemente sul sistema. La soluzione fondamentale del problema non può quindi essere affidata esclusivamente alla sorveglianza, alla presenza della polizia e all’applicazione della legge, che sono solo semplici pietre del mosaico necessario per risolvere il problema. È opportuno adottare un approccio globale. L’obiettivo dovrebbe essere quello di sottrarre la base alla violenza e non semplicemente di spostarla.

 

Gli aggressori

La violenza è un fatto che è sempre esistito e probabilmente esisterà sempre. L'aggressività è troppo radicata nell'essere umano come precursore emotivo della violenza. Tuttavia, colpisce alcuni strati della società più di altri. È noto che il basso livello sociale, il trauma o la mancanza di prospettive aumentano la violenza e la criminalità". Il pericolo di un’escalazione  è maggiore nelle classi svantaggiate", dice la criminologa Katharina Beclin dell'Università di Vienna. Ciò è particolarmente importante per i gruppi con un background migratorio. Il potenziale violento della popolazione locale qui non è esplicitamente escluso!

 

Prevenzione - l'approccio alla risoluzione dei conflitti

Per affrontare il problema alla radice è necessario un lavoro di prevenzione. La prevenzione della violenza e della dipendenza è la chiave per migliorare una situazione socio-politicamente inaccettabile a tutti i livelli. C'è la necessità di aumentare la consapevolezza della percezione della violenza e di promuovere il rispetto dell'opinione pubblica come valore sociale - un dibattito sui valori è inevitabile in questo caso. Fondamentalmente ogni classe sociale viene affrontata. Anche coloro che hanno un background migratorio, che possono sentirsi meno inibiti ad usare la violenza e l'aggressività a causa della loro origine. Non è possibile determinare nel presente rapporto se vi sia un collegamento anche attraverso la tensione tra cultura presente e l'integrazione - ciò richiederebbe studi approfonditi.

L'inclusione di persone con un background migratorio è una misura essenziale per trovare soluzioni. Tuttavia, la certezza del diritto deve essere garantita anche attraverso l'espulsione coerente di migranti delinquenti. Questo serve a proteggere la popolazione e a salvaguardare il sistema.

 

Misure per il controllo degli eccessi di violenza

Per controllare i crimini violenti, è necessario sviluppare un concetto globale. Questo è l'unico modo per ripristinare la sicurezza e il senso di sicurezza della popolazione. A tal fine sono utili le seguenti misure. Il seguente elenco è inteso come un approccio e non si considera completo.

  • analisi differenziata dei reati violenti e del loro contesto
  • prevenzione della violenza e dell’alcol. Il Forum Prevenzione[4] si occupa della questione da anni e svolge un lavoro indispensabile per prevenire la violenza e la tossicodipendenza. I progetti di questo tipo dovrebbero essere maggiormente integrati nel lavoro dei comuni
  • dare più spazio al lavoro di Streetworker
  • il senso di sicurezza proviene anche dalla società stessa. Il coraggio civico è un approccio nobile su cui si dovrebbe porre maggiormente l’accento. Il comune di Lana aveva già un progetto in tal senso anni fa
  • monitoraggio video sistematico di hotspot e punti nevralgici
  • aumentare la presenza della polizia gli così detti hotspot e nei punti nevralgici
  • tenere in considerazione gli eventi con requisiti di sicurezza più elevati (presenza di sicurezza passiva)
  • collaborazione con i locali (anche di commercio) per contenere il consumo di superalcolici e favorire le alternative a basso consumo di alcol.
  • illuminazione innovativa e intelligente su tutto il territorio

Conclusione

Tuttavia è anche indispensabile un approccio realistico. Se le buone intenzioni non si rivolgono a persone diverse, le norme del codice penale devono essere applicate in modo rigoroso per separare i trasgressori dalla popolazione.

Inoltre non ci deve mai essere alcuna inversione di colpa delle vittime.

Il "Daspo Urbano" è un mezzo efficace per espellere temporaneamente persone problematiche che rappresentano una minaccia concreta.

In conclusione, la (in-)sicurezza di una città non è un fatto assoluto e consolidato. Cambia ogni giorno di nuovo e richiede l'impegno continuo sia della politica che della societá.

 

La relazione è stata pubblicata già in lingua tedesca ed è stata tradotta dall'Autore stesso. Grazie Verena per la correzione...hai dovuto correggere abbastanza :-)

 

Sull'Autore

Dott. Reinhard Bauer
consulente legale nell'amibito della tutela del consumatore
e candidato SVP nelle elezioni comunali - Merano 2020
[1] statista.com/statistik/daten/studie/153880/umfrage/faelle-von-gewaltkriminalitaet/
[2] internazionale.it/bloc-notes/giulia-testa/2019/11/25/dati-grafici-violenza-genere
[3] bka.de/DE/AktuelleInformationen/StatistikenLagebilder/Lagebilder/Partnerschaftsgewaltl
[4] forum-p.it/it/benvenuti-1.html