Lo scuolabus non si ferma

Il servizio continuerà a essere garantito, assicura Martin Plattner, presidente del Consorzio Autonoleggiatori Alto Adige. “La categoria però resta in grande difficoltà”.
Trasporto studenti
Foto: Hannes Niederkofler

Sono circa 4000 gli alunni che oggi, 7 settembre, hanno fatto ritorno in classe dopo aver raggiunto il rispettivo istituto con lo scuolabus. “Un servizio dunque molto importante per la collettività, la cui operatività è stata garantita anche in questo difficile periodo dai vertici di CAA (Consorzio Autonoleggiatori Alto Adige): circa 290 autonoleggiatori locali utilizzano i propri mezzi da quattro a cinquanta posti per portare gli alunni delle scuole elementari, medie e superiori da casa a scuola e viceversa”, sottolinea il presidente di CAA Martin Plattner.

Ricordando che quest’anno la situazione è radicalmente diversa rispetto al passato, Plattner dichiara che nonostante tutte le sfide e le difficoltà portate dalla pandemia Covid-19, “gli addetti ai lavori del nostro settore continueranno a garantire questo importante servizio. Al fine di tutelare al meglio gli studenti e gli autisti, i nostri associati rispetteranno alla lettera le disposizioni previste in tema di Coronavirus. La preparazione è avvenuta prestando attenzione ad ogni minimo dettaglio”.

Per il trasporto degli alunni altoatesini sono complessivamente attivi circa 400 servizi speciali di trasporto. Il servizio di CAA viene finanziato dalla Provincia e risulta di fatto indispensabile in particolare per le famiglie che vivono nelle aree rurali, nei masi o comunque fuori dai centri abitati. “Per queste tipologie di persone, che non possono contare sui collegamenti pubblici, i trasporti speciali rappresentano infatti un’opportunità di valore al fine di organizzare in modo flessibile il trasporto degli studenti, operando in base alle proprie esigenze”, conclude Plattner.