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“La migliore ricetta contro lo stigma”

A Sinigo, Casa Basaglia apre le porte in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Una giornata di festa e condivisione, con uno sguardo tutto al femminile.
aiuto psicologico
Foto: Unsplash

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, il Centro di riabilitazione psichiatrica “Basaglia” di Sinigo ospiterà questo sabato una rassegna di appuntamenti incentrati sul tema, ma privilegiando uno sguardo del tutto femminile.
 Il motivo lo spiega direttamente Verena Perwanger, primaria del Servizio Psichiatrico di Merano: “Le donne sono messe particolarmente a dura prova dalle sfide del nostro tempo. Sono più di sovente vittime di violenze, la maggior parte di loro ha un reddito più basso, spesso devono far fronte a molteplici impegni e in alcuni casi si trovano in condizione di dipendenza. Depressione, disturbi da ansia e malattie psicosomatiche colpiscono maggiormente loro rispetto agli uomini. Anche il numero di tentativi di suicidio è più rilevabile nel genere femminile”.


 
Dalle 10:00 alle 15:00, si terranno animazioni per bambini e dibattiti con intermezzi musicali. Seguiranno le letture dei testi della poetessa italiana Alda Merini, densi della dolorosa esperienza trascorsa all’interno di una struttura psichiatrica.
La giornata è stata organizzata da una rete costruita dal basso e composta dal Servizio Psichiatrico di Merano in collaborazione con il Servizio Dipendenze, la Cooperativa Sociale Elleuno, l’Associazione La Strada/Der Weg, l’Associazione Ariadne, le Associazioni del quartiere Sinigo e il Film Club Ariston di Merano che, per l’occasione ha proiettato ieri (6 ottobre) la pellicola di Dreizehn, l’adattamento in lingua tedesca del film Thirteen.

Il movimento di deistituzionalizzazione italiano ha avuto forti contaminazioni negli anni 70 con quello femminista

“Questa giornata è il frutto di esperienze portate avanti da diversi anni - sottolinea Antonio Luchetti, medico psichiatra -. Il movimento di deistituzionalizzazione italiano ha avuto forti contaminazioni negli anni 70 con quello femminista. Si è sentita negli anni la necessità di declinare la salute mentale favorendo una prospettiva di genere, individuando nuovi dispositivi e modalità di azione per intervenire su alcune situazioni di sofferenza, la quale però non deve però essere immediatamente e superficialmente patologizzata. Abbiamo deciso di organizzare una giornata tutta al femminile - aggiunge Luchetti - porteremo la testimonianza di donne, madri, figlie e operatrici. Sarà una giornata di festa con narrazioni, poesia e musica. Apriremo le porte di un luogo di sofferenza, permetteremo al ‘fuori’ di entrare ‘dentro’, la migliore ricetta contro lo stigma che ancora oggi ricade sulle persone che soffrono di un disagio psichico”.