Economy | Messaggio alla Ue

“Agricoltura, il Green deal a rischio”

Lettera delle 16 Regioni agricole europee, fra cui l’Alto Adige, alla commissione Ue: “Coinvolgeteci nella gestione della Pac. O la riconversione non funzionerà”.
Agricoltura, Alto Adige, mele
Foto: IDM/Manuel Kottersteger

“La transizione verso un’agricoltura ecologica avrà successo solo se si adatterà alle realtà locali e coinvolgerà la competenza e l’ambito politico delle autorità regionali”. Le 16 maggiori regioni agricole europee scrivono a Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della commissione Ue, nonché responsabile per lo European Green Deal, il piano di riconversione ecologica dell’Unione.

 

Lettera alla Ue

 

Le Agriregions - un vasto gruppo continentale che va dalle Azzorre portoghesi alla Wielkopolska polacca, passando per Baviera e Alto Adige - chiedono in primo luogo di non essere estromesse dalla gestione della futura Politica agricola europea-Pac, a favore di un ruolo solo degli Stati membri. Ma la richiesta si allarga al coinvolgimento dei contadini e delle comunità rurali sulle regole per l’adozione delle pratiche sostenibili, un aspetto delicato come dimostra il nodo dei pesticidi in Alto Adige.

La lettera (qui il testo integrale) è firmata dagli amministratori e dalle amministratrici dei 16 territori in 7 Stati membri: oltre alla Provincia di Bolzano, rappresentata dall’assesore all’agricoltura Arnold Schuler, ci sono Açores, Andalusia, Auvergne-Rhône-Alpes, Baden-Württemberg, Bavaria, Bretagne, Castilla y Léon, Emilia-Romagna, Extremadura, Lombardia, Nouvelle Aquitaine, Pays de la Loire, Sibiu County, Toscana, Wielkopolska. Dal Portogallo alla Polonia, comprendendo Spagna, Francia, Germania, Italia, Romania.

Il tema della missiva, datata 4 febbraio 2021, ruota attorno alle negoziazioni in corso per lo Sviluppo rurale, alla gestione della prossima Politica agricola comunitaria e a seguire si allarga sulla governance per l’intera transizione ecologica nella Ue.

Sintetizza Fabio Rolfi, assessore competente per la Lombardia che ha reso nota l’iniziativa: “Le Regioni rimangano l’autorità di gestione della futura Pac”, sollecita il componente della giunta Fontana. “È necessario - aggiunge - un ruolo attivo delle Aree agricole nei piani strategici nazionali”.

 

 

Schuler: sostenibilità, Alto Adige 2030

 

Da Bolzano Schuler precisa la posizione della Provincia, chiarendo prima il contesto della trattativa. “Il periodo 2014-2021 della Politica agricola comunitaria, che al nostro territorio ha portato circa 360 milioni in sette anni solo per lo Sviluppo rurale, è terminato. Ora c’è uno slittamento fino a fine 2023 dovuto ad una serie di motivi tra cui la pandemia; non sappiamo però quante risorse ci saranno a disposizione”. La lettera della coalizione delle Regioni agricole si inserisce nel confronto tra Bruxelles, le capitali e i territori per i prossimi capitoli di spesa. Il cambiamento del percorso decisionale, che potrebbe dare maggiore voce in capitolo agli Stati nazionali, è visto come un problema dalle Regioni. “Modificare la trattativa per i Piani strategici nazionali comporterebbe un aggravio per noi come per gli altri territori - incalza l’assessore -. Invece che trattare direttamente con Bruxelles dovremmo passare per Roma. Non vogliamo quindi la strada più lunga, ma quella più corta”.

Prepariamo un piano per l’agricoltura sostenibile Alto Adige 2030. Con obiettivi concreti e raggiungibili per una provincia modello in Europa

Ancora, Schuler si spende per la sostenibilità. Nella lettera i firmatari difendono il ruolo delle istituzioni locali nell’accompagnamento della transizione ecologica. Ma in aree dove la vocazione agricola - e le relative lobby - sono preponderanti, così come è radicato l’uso intensivo dei terreni anche con i fitofarmaci, il cambiamento potrebbe trovare un freno. Non è così secondo l’assessore: “Sappiamo bene che la sostenibilità è nell’interesse dell’agricoltura, che si confronta sempre di più con la società. Per questo definiremo come Provincia obiettivi concreti, partendo dall’analisi della situazione attuale. Da questi dati, siamo ad esempio a buon punto con il monitoraggio della biodiversità e con gli studi sulla qualità dei terreni assieme a Eurac, la politica fisserà dei traguardi per la percentuale di biologico e la biodiversità. Si tratterà del piano per l’agricoltura Alto Adige 2030”. Non un maquillage, assicura Schuler, ma “misure concrete, applicabili, da monitorare anno per anno, per fare dell’Alto Adige una provincia modello in Europa”.