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“Una non notizia”

La Fondazione Teatro smentisce la voce relativa ad un mancato accordo per portare Italia’s Got Talent a Bolzano. Zambaldi: “noi da sempre disponibili”.
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Foto: televisionando.it

Gli enti residenti non avrebbero mai messo i bastoni tra le ruote all’operazione, che comunque frutterebbe molto meno rispetto ai 60mila euro più indotto ipotizzati. 
Questo il succo della secca smentita della Fondazione Teatro Comunale ed Auditorium rispetto alla notizia pubblicata oggi in apertura dal quotidiano Corriere dell’Alto Adige, secondo la quale il Teatro Comunale di Bolzano sarebbe responsabile della rinuncia da parte della produzione di Italia’s Got Talent di ospitare a Bolzano una settimana di selezioni per il programma. 

Nell’articolo pubblicato dal giornale si fa riferimento ad un presunto mancato accordo tra Teatro Comunale e i produttori del programma che va in onda su SKY. Mancato accordo che sarebbe dovuto alla indisponibilità degli enti residenti (Teatro Stabile, VVB ed Orchestra Haydn) a rendere disponibili gli spazi nel periodo richiesto tra i mesi di ottobre e novembre del 2017
Sia arriva anche a quantificare la perdita di introiti che la fallita operazione comporterebbe (60mila euro), escluso l’indotto. Dando spazio quindi ai commenti politici alla notizia, improntati alla delusione ed in qualche caso anche piuttosto critici, come quello del consigliere comunale di Bolzano Marco Galateo che invita addirittura il direttore dello Stabile Walter Zambaldi alle dimissioni

Ebbene. Come dicevamo con un comunicato La Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, titolare della trattativa con SKY, mette i puntini sulle ‘i’. Chiarendo in primo luogo che dal loro punto di vista “non vi è alcun danno per le casse pubbliche”. Presidente e direttrice della Fondazione Chiara Tanesini e Mariaclara Pagano aggiungono che in realtà la trattativa per lo show “è solo una di quelle in corso con la produzione televisiva”. Chiarendo anche come il Teatro Stabile diretto da Walter Zambaldi non c’entri nulla con questa vicenda e come anzi insieme agli altri enti residenti abbia dato "la massima disponibilità a collaborare alla buona riuscita dell’evento”. 
Tanesini e Pagano colgono l’occasione anche per precisare come “i presunti ricavi al netto dei maggior costi che la Fondazione dovrà sostenere per garantire l’attività, sempre che la trattativa vada realmente a buon fine, ammonterebbero a 23mila e non 60mila euro”.

La notizia è confermata anche dal direttore dello Stabile, che si dice costernato. “Nessuno di noi si era messo di traverso ed anzi l’evento l’avevamo già calendarizzato, spostando allo scopo anche alcune delle nostre attività in altre sedi”, dichiara Zambaldi. “La produzione di Italia’s Got Talent prima ha detto di sì e poi ha detto di no per motivi suoi come spesso accade in questo settore”, aggiunge ancora il direttore del Teatro Stabile. Dicendosi anche deluso per le critiche giunte dai politici, in particolare quella che ravvisa nella mancata tappa bolzanina del talent “un’occasione persa per avvicinare al teatro i giovani che normalmente non lo frequentano”. 
Com’è noto abbiamo una quantità impressionante di nuovi abbonati under 26, si può sempre fare di più ma accusarci aver perso un’occasione mi sembra davvero ingeneroso”, conclude Zambaldi. ricordando di non aver proprio nulla contro le produzioni televisive.