"Libertà di pensiero e di parola, pluralismo e una stampa senza censura sono tra i valori fondativi della Costituzione e della società, così come il richiamo costituzionale al principio della responsabilità sociale nell'esercizio dell'attività imprenditoriale". Lo scrive in una nota l'ANPI dell'Alto Adige.

"Proprio in questo senso, non può non preoccupare l'enorme richiesta risarcitoria del gruppo Athesia nei confronti di Salto.bz. Tale iniziativa è del tutto anomala e abnorme nella forma e nella sostanza in quanto dichiaratamente finalizzata a colpire in modo generalizzato il complesso dell'informazione (e gran parte dei singoli giornalisti) di una testata ben oltre, dunque, eventuali rilievi specifici sui contenuti di singole affermazioni ritenute diffamatorie. È proprio questo modo di procedere che finisce, poi, per dare adito ai sospetti sui reali obiettivi perseguiti da un soggetto così forte da detenere una posizione dominante nel settore strategico dell'informazione regionale. Abbiamo avuto nel passato (e ne avremo sicuramente anche in futuro) collaborazioni positive con i giornali del gruppo Athesia, come, ad esempio, quelle relative al 25 aprile, o a Bolzano Citta della Memoria 2022, ma, proprio per questo, riteniamo necessaria una netta e chiara marcia indietro su un'iniziativa sbagliata, in contrasto con principi inderogabili e che, peraltro, come dimostrano anche le forti reazioni dell'opinione pubblica locale, nazionale e, addirittura, internazionale, finisce per essere un clamoroso autogoal per chi l'ha promossa. Solidarietà alla comunità di Salto.bz".