Urbanistica, Italia Nostra fuori dalla commissione

L’antefatto è presto raccontato e lo fa lo stesso presidente di Italia Nostra, Stefano Novello. “Il compianto assessore Bassetti aveva molto saggiamente proposto un accordo per fare entrare dei tecnici nella commissione consiliare. L’idea era semplice ma efficace: oltre ai politici desiderava dare spazio a esponenti della società civile, esperti delle materie su cui si andava poi a votare e quindi decidere. Su proposta delle minoranze si cominciò quindi a eleggere in commissione il presidente di Italia Nostra, un’associazione apolitica che può vantare al suo interno diverse professionalità in grado di esprimere giudizi ponderati sulle proposte in esame e così è andata fino ad oggi”. Recentemente eletto alla guida dell’associazione, Stefano Novello non si aspettava questa inversione ad U in commissione rispetto a una prassi ormai consolidata, anche perché – per colmo di ironia – il giovane neopresidente è un architetto che lavora nell’ufficio urbanistica della Provincia. Difficile sostenere che non sia competente… Ma come è successo? “In seguito alle dimissioni del precedente presidente (l’archeologo Umberto Tecchiati, ndr) abbiamo presentato domanda all’assessora Pasquali per avvicendarci in commissione e avevamo avuto rassicurazioni in questo senso – spiega Novello –. Poi le cose sono andate altrimenti: una nuova legge regionale sposta il potere di eleggere i membri della commissione alla Giunta invece che al Consiglio e l’assessora ha deciso diversamente”.
Le battaglie portate avanti nel corso degli anni dall’associazione che ha come fine sociale la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-culturale possono aver dato fastidio? Non siamo riusciti a contattare l’assessora all’Urbanistica Maria Chiara Pasquali per chiederglielo, ma ci riproveremo presto.
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