Politics | Bolzano 2016

Alleanza e Uniti: due facce della stessa... faccia?

Elezioni comunali: ecco i programmi delle due ‘coalizioni’ di centrodestra’ messi a confronto.

Nelle scorse settimane i lettori di Salto a più riprese sono intervenuti, stigmatizzando il fatto che molto spesso, anche sul nostro portale, quando si parla di politica bolzanina si finisce per parlare quasi esclusivamente di personalismi e beghe interpersonali. Tralasciando giocoforza quello che, per lo meno in teoria, interessa veramente ai cittadini. E cioè i contenuti. Nello specifico: i problemi, con le relative soluzioni che i partiti auspicano e poi cercano più o meno di realizzare, naturalmente se riescono andare al governo. 

17 formazioni politiche e 13 candidati sindaco da oggi hanno giusto un mese per convincere i cittadini. A suon di slogan, naturalmente. Ma anche e soprattutto sulla scia dei famosi ‘programmi’ che sono, in sostanza, la proposta per la città. Un impegno, insomma.
Ma è possibile che 17 formazioni politiche (e solo 3 coalizioni) possano avere così tante idee diverse per la Bolzano dei prossimi 5 anni?

Per rispondere a questa domanda abbiamo fatto un esercizio e ci siamo andati a leggere i programmi delle due coalizioni nelle quali si è aggregato (per metà) il centrodestra bolzanino
Di seguito ecco nel dettaglio quello che abbiamo trovato confrontando i due programmi di Alleanza per Bolzano e Uniti per Bolzano. Già nel nome appaiono due facce della stessa medaglia. Per lo meno nei contenuti, che abbiamo trovato davvero molto simili. E con ogni probabilità un’integrazione dei due programmi avrebbe prodotto davvero la sintesi di cui avrebbe avuto bisogno Bolzano. Per poter disporre di una proposta politica di centrodestra finalmente in qualche modo credibile e votabile senza tentennamenti dal suo ampio (sulla carta) e tradizionale elettorato. 


IL RUOLO DELLA CITTÀ

Sia Alleanza per Bolzano che Uniti per Bolzano pongono come primo punto del loro programma la necessità di rilanciare il ruolo di Bolzano città capoluogo, Non solo come città con il maggior numero di abitanti in assoluto ma anche al contempo come maggiore centro ‘italiano’ e al contempo ‘tedesco’ della provincia di Bolzano. 
Entrambe le formazioni politiche di centrodestra insistono sulla necessità che la città riesca a far riconoscere il suo ruolo in quanto erogatrice di servizi su base provinciale. 


FINANZE E FISCO

Per quanto riguarda il necessario potenziamento della capacità di Bolzano di autogestirsi economicamente, Alleanza per Bolzano chiede che “alla città possa essere destinata una percentuale fissa di quanto la Provincia riceve dallo Stato, in aggiunta a quanto normalmente viene stanziato a tutti i comuni altoatesini”. 
Uniti per Bolzano invece si impegna nella direzione degli sgravi in merito all’attuale carico fiscale per cittadini e imprese. Proponendo di rivalutare e progressivamente azzerare le addizionali Irpef, rimodulare le aliquote Imi ed intervenire nella direzione di una “esenzione totale delle imposizioni fiscali di competenza comunale per gli operatori economici, in particolare nel terziario, nel commercio e nell’artigianato”. 
 

SICUREZZA

Il tema è affrontato dalle due forze politiche nella consapevolezza che il loro tradizionale elettorato è particolarmente sensibile e attento in questo senso. 
Alleanza per Bolzano oltre che sule telecamere nei posti più sensibili concentra la propria attenzione sul disagio dei cittadini che abitano nelle vie e nelle piazze caratterizzate dalla prostituzione, proponendo un “divieto di fermata degli autoveicoli dalle 21 alle 24 nello specifico nelle vie Dodiciville, Macello, Renon Garibaldi, Alto Adige, Trento e limitrofe”. L’idea è quella di “allontanare la prostituzione nelle zone non abitate”. La coalizione politica con Holzmann candidato sindaco oltre ad augurarsi il presidio di tutto il territorio cittadino con tutte le risorse disponibili in termini di forze dell’ordine e militari, si propone anche la chiusura notturna di alcuni parchi pubblici e di istituire un non meglio identificato “Osservatorio su violenza fisica e psciologica”. 
Uniti per Bolzano risponde auspicando la formazione di un “contingente agenti polizia municipale da destinare esclusivamente ai servii di protezione della persona e della sua sicurezza, anche notturna”. Aggiungendo che occorre anche ridurre l’attuale percezione dei controlli da parte dei cittadini come se si trattassero di “fonti di cassa”, in particolare in occasione di quelle che la formazione politica definisce “contravvenzioni stradali per modesti superamenti di limiti di velocità”. 
La coalizione di centrodestra che fa capo a Mario Tagnin fa poi una serie di altre proposte in tema sicurezza. Chiedendo di estendere il no all’accattonaggio molesto in tutta la città e ripromettendosi una “rimozione reale di degli accampamenti abusivi da tuta la città”. Uniti per Bolzano promette muso duro anche verso gli schiamazzi molesti in prossimità dei locali pubblici, ipotizzando anche "l’installazione di ripetitori telefonici nei sotterranei dei parcheggi comunali per consentire ad eventuali aggrediti di chiamare aiuto”. 


VIABILITA’ E TRASPORTI

Alleanza per Bolzano punta tutto sul raddoppio dell’arginale e sulla necessità di realizzare un sottovaso diurno davanti alla stazione ferroviaria che consenta la rimozione dell’attuale semaforo. 
Uniti per Bolzano concorda sulla necessità del completamento dell’arginale che “è nata monca essendo di fatto ad un’unica corsia”. Per la coalizione promossa da Lega, Forza Italia e Unitalia quello che manca completamente è “il tratto a nord, ovvero la realizzazione di un nuovo sottopasso ferroviario per migliorare l’accesso su viale Trento trasformando la galleria del Virgolo in strada a senso unico a doppia corsia in direzione nord”. 
Uniti per Bolzano si occupa anche della ‘viabilità esterna’, affermando che pe variante dell’A22 e variante della Val Salentina sotto Monte Tondo “dovranno essere una priorità dei prossimi 5 anni”. La coalizione di Mario Tagnin propone inoltre di migliorare la rete ciclabile cittadina, facilitando in particolare il raggiungimento dell’Ospedale attraverso la campagna da Gries, rimuovendo tra l’altro l’ormai famosa ‘sbarra di via della Vigna’. 
Molto interessante è il fatto che né Alleanza per Bolzano né Uniti per Bolzano nel proprio programma non esplicito riferimento al futuro dell’aeroporto di Bolzano (e al referendum del 12 giugno). Probabilmente per non andare in rotta di collisione con la vicina amministrazione di centrodestra a Laives, assolutamente contraria all’ampliamento dello scalo. Entrambe le formazioni politiche invece si propongono un ripensamento delle zone colorate per i parcheggi, mentre solo Uniti per Bolzano evoca anche la “riconsiderazione del progetto Metrobus in via Druso”. 


SOCIALE E WELFARE

Alleanza per Bolzano punta molto sulla possibilità che in futuro l’Azienda Servizi Sociali possa godere di maggiore autonomia, progettuale ed economica, rispetto alla Provincia. Auspica quindi per gli anziani il potenziamento dell’assistenza domiciliare, la moltiplicazione dei luoghi di aggregazione e la realizziate di alloggi protetti. Per quanto riguarda l’infanzia la coalizione che propone Giorgio Holzmann sindaco chiede un più efficace coordinamento tra pubblico e privato per quanto riguarda il sistema degli asili nido. Originale è anche la proposta che i servizi delle assistenti sociali a favore di famiglia e minori siano coordinati attraverso la regia del garante per l’infanzia e l’adolescenza. Alleanza per Bolzano ritiene inoltre che i servizi per i diversamente abili siano “da riorganizzare completamente”. 
Il ventaglio di proposte di Uniti per Bolzano per quanto riguarda le priorità ’sociali’ è davvero molto ampio e in esso grande importanza ha l’attenzione per le esigenze della famiglia, in particolare nelle sue articolazioni in cui i genitori siano separati. 
Curioso è il fatto che nel programma di Uniti per Bolzano non si faccia alcun riferimento alla gestione delle problematiche legate all’immigrazione ed ai richiedenti asilo. Anche e soprattutto perché della coalizione che fa riferimento a Mario Tagnin fa parte anche la Lega Nord, che com’è noto ha una grande ’sensibilità’ sull’argomento. 
In merito Alleanza per Bolzano ribadisce che “i richiedenti asilo non vanno concentrati solo nel capoluogo” e che nella gestione dell’emergenza va coinvolto il volontariato. “Ma quello autentico, senza scopo di lucro", si precisa. 


URBANISTICA E SVILUPPO

Entrambe le formazioni politiche insistono sull’importanza che la città torni protagonista in questo senso, riprendendo le redini di sé stessa. 
Per Alleanza per Bolzano è necessario realizzare in brevi tempi un nuovo piano urbanistico, da abbinare con una semplificazione delle procedure burocratiche. L’ottica è quella di recuperare soprattutto le zone degradare di centro, periferia e Virgolo. 
Uniti per Bolzano punta l’attenzione sulla necessità di “inserire i progetti di investimento con capitale privato in un piano di sviluppo della città”. Quindi andare ‘oltre Benko’, con la consapevolezza che questa sarà la strada da percorrere anche in futuro. La coalizione di Mario Tagnin pone però anche dei punti fermi su grandi opere particolarmente ‘sensibili’, proponendosi la “tutela del patrimonio architettonico tradizionale, rivalutando il progetto di riedificazione del complesso Pascoli/Longon”. Il Polo Bibliotecario non viene neppure nominato, insomma. Non solo: Uniti per Bolzano si pone come obiettivo anche il “mantenimento della porta della stazione ferroviaria nella sua attuale collocazione” (siamo sulla stessa scia della scalinata delle Pascoli, insomma). 


ATTIVITÀ PRODUTTIVE ED ECONOMICHE

Uniti per Bolzano identifica nella sburocratizzazione una priorità assoluta e Alleanza per Bolzano non le è da meno. La vocazione turistica di Bolzano per entrambe le formazioni politiche è un punto centrale. per quanto riguarda il commercio Alleanza per Bolzano vede come irrinunciabile la necessità di rendere più attraenti le vie dello shopping nella parte ‘italiana’ di Bolzano. 


CULTURA

In merito a questa tematica le due formazioni politiche di centrodestra propongono qualche spunto, più che una proposta organica. Holzmann si propone di portare la cultura nei quartieri e nelle periferie, proponendo che venga realizzata una “Casa per le Associazioni d’arma, culturali e ricreative”. Propoponendo che sia identificata in città un’”area per le feste campestri” e auspicando che la Biblioteca Civica “venga restituita ai cittadini perché non può essere un centro di accoglienza per extracomunitari”. 
Dal canto suo la coalizione Uniti per Bolzano oltre a proporsi di “valorizzare l’identità speciale, culturale e linguistica di Bolzano, favorendo il trilinguismo (italiano, tedesco ed inglese)”. La coalizione di Mario Tagnin si propone di sostenere “iniziative di interesse e respiro culturale che possano mettere in contatto Bolzano con la realtà europea ed internazionale”. Uniti per Bolzano si dice a favore della creazione di ‘un’ Polo Bibliotecario  (ma non dice dove). Proponendosi di “rivedere i criteri di assegnazione dei finanziamenti delle associazioni culturali presenti sul territorio”.


QUARTIERI E PATRIMONIO

Entrambe le formazioni politiche credono che le circoscrizioni hanno senso solo se hanno competenze, altrimenti è meglio abolirle. Alleanza per Bolzano si propone di installare Wi-Fi gratuita nelle principali piazze della città. Uniti per Bolzano invece vuole andare a caccia di nuovi orti per anziani. Il centrodestra punta molto anche sul miglioramento del ‘decoro’, soprattuto attraverso gli arredi urbani, da migliorare e rinnovare. Le due coalizione propongono di riuqualificare il patrimonio del Comune, in particolare gli alloggi. “Che devono essere venduti ai richiedenti, se lo desiderano”, sostiene Alleanza per Bolzano. 
Per Uniti per Bolzano è inoltre necessaria una “riorganizzazione delle società partecipate nell’ottica di un miglioramento dell’efficenza nell’erogazione dei servizi e riduzione dei costi di gestione e delle tariffe”.