“Spetta allo Stato”

Caramaschi è risoluto: “Lo Stato deve intervenire e non scaricare tutto il peso sulla città e sui comuni”. Frase ormai ripetuta fino allo sfinimento da quando è aumentata la presenza dei migranti sul territorio altoatesino. Certo il sistema di accoglienza, come dimostrato a più riprese in passato, non è stato spesso all'altezza del compito.
Riformare il sistema
Sulla questione interviene anche la Sinistra-Die Linke che invita alla calma: “Rispetto alle posizioni allarmistiche del sindaco Caramaschi e del Presidente Kompatscher riteniamo che l’atteggiamento riguardante il problema dei richiedenti asilo la cui domanda sarà respinta, debba essere più ragionato e costruttivo”.
Troppo lenti i tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato, evidenzia la Sinistra: “I richiedenti asilo, per avere una risposta, devono attendere anni, nel corso dei quali si sono radicati nella nostra società e nel contempo hanno perso qualsiasi forma di contatto con il loro paese d’origine dal momento che molto spesso queste persone sono fuggite dalla loro terra in tenerissima età”.
E dunque: “Perché le conseguenze di queste lungaggini burocratiche devono ricadere su di loro? Su questo punto siamo d’accordo con Chiara Rabini, referente comunale per i richiedenti asilo, e Paolo Valente, direttore della Caritas, che sia necessaria una riforma di tutto il sistema dell’accoglienza e del riconoscimento dello status di rifugiati anche per chi non lo ha ricevuto ma ha dimostrato nel forzato periodo d’attesa di sapersi integrare nella nostra realtà. E crediamo che Caramaschi e Kompatscher debbano fare pressione in questa direzione, non solo esprimere le loro preoccupazioni”.
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