Madame Butterfly

Finalmente risalgono le temperature in città
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Foto: Salto.bz

Un nuovo scandalo a luci rosse per festeggiare l’arrivo dell’estate. Unanime attenzione su tutti i quotidiani della provincia trova stamani il caso della giovane estetista bolzanina, titolare del Centro Butterfly, che era stata accusata di favoreggiamento della prostituzione. In realtà il caso era emerso nell’ambito di un’operazione antidroga. Nell’interrogatorio di convalida l’estetista ha confermato di aver organizzato o comunque reso possibili alcuni incontri a pagamento, ma nega di aver sfruttato le altre ragazze coinvolte. Per questo motivo avrebbe ottenuto “solo” gli arresti domiciliari. Chi in ogni caso volesse trarre da questa storia piccante (si fa per dire) i particolari letterari più audaci, non ha che da leggere il pezzo di Artur Oberhofer sulla Tageszeitung (“Die neue Ruby”), come sempre più plastico degli altri nella sua Berichterstattung: “Dass man(n) sich im Schönheitssalon, oder besser gesagt: über Vermittlung der Betreiberin des Beauty-Studios auch die Vorhaut staffe lassen kann, hat sich in einem Dorf, wie Bozen ist, natürlich schnell herumgesprochen”.